Cronaca internazionale

"La Cina sarà riunificata a Taiwan": la "promessa" di Xi nel discorso di fine anno

Xi Jinping ha dichiarato che la Cina "sarà sicuramente riunificata" e che il 2024 vedrà l'economia di Pechino "superare la tempesta"

"La Cina sarà riunificata a Taiwan": la "promessa" di Xi alla nazione

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Nel suo tradizionale discorso di fine anno Xi Jinping si è rivolto alla nazione assicurando che la Cina "sarà sicuramente riunificata". "Tutti i cinesi su entrambe le sponde dello Stretto di Taiwan dovrebbero essere legati da un obiettivo comune e condividere la gloria del rinnovamento della nazione cinese", ha dichiarato il presidente della Repubblica Popolare Cinese, rilanciando l'intenzione di Pechino di annettere, prima o poi, con qualunque mezzo, Taiwan.

La riunificazione della Cina con Taiwan

Seduto alla scrivania, di fronte alla telecamera, Xi ha toccato molteplici tematiche. Uno dei dossier più interessanti agli occhi del resto del mondo è coinciso con la quasi promessa di completare la riunificazione della Cina.

La stessa promessa già pronunciata nei giorni scorsi, in occasione del 130esimo anniversario della nascita di Mao Zedong, quando il capo di Stato ha dichiarato che la "realizzazione della completa riunificazione" dell'isola con "la madrepatria è un inevitabile sviluppo, è una cosa giusta e corrisponde al volere del popolo". Le parole di Xi arrivano in un anno chiave per Taiwan, che tiene le elezioni questo stesso gennaio.

Il discorso di Xi

Xi ha quindi dedicato ampio spazio al tema economico. L'economia cinese è diventata "più resistente e dinamica di prima", ha detto il leader, affermando che il 2024 vedrà la stessa economia del Paese "superare la tempesta". La disoccupazione giovanile record e la persistente crisi del debito nel cruciale settore immobiliare hanno frenato la crescita della Cina. Secondo gli analisti, Pechino potrebbe faticare a raggiungere il suo obiettivo di crescita annuale di circa il 5%, il più basso degli ultimi anni.

Da almeno un paio di anni l'economia cinese continua a mandare segnali poco incoraggianti. A novembre, per il secondo mese di fila i prezzi hanno segnato una contrazione annua, pari allo 0,5% (a fronte di stime della vigilia a -0,1%). Si tratta della frenata più ampia da novembre 2020.

Gli auguri a Putin

Xi Jinping ha inviato un messaggio di auguri per il Nuovo Anno al suo omologo russo, Vladimir Putin, in cui ha sottolineato lo sviluppo "sano e stabile" delle relazioni tra Mosca e Pechino. Xi ha sottolineato che, "di fronte alle turbolenze della situazione internazionale e regionale", i rapporti tra Cina e Russia "hanno sempre mantenuto uno sviluppo sano e stabile", muovendosi "nella giusta direzione", ha riferito l'emittente statale cinese Cctv.

Il leader di Pechino ha sottolineato che, nel 2023, la "fiducia politica reciproca" tra i due Paesi "si è ulteriormente approfondita", la "collaborazione strategica si è fatta più stretta" e la "cooperazione reciprocamente vantaggiosa ha raggiunto nuovi risultati". "Il volume degli scambi bilaterali ha superato in anticipo l'obiettivo di 200 miliardi di dollari", ha assicurato Xi al suo omologo russo, aggiungendo che "la cooperazione strategica globale tra Cina e Russia è in linea con gli interessi fondamentali dei due Paesi e si adatta alla tendenza di sviluppo dei tempi".

Xi ha espresso il desiderio di "mantenere stretti contatti" con Putin, di "cogliere l'opportunità" di celebrare l'imminente 75esimo anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche, e di "garantire che il rapporto Cina-Russia continui ad andare avanti sulla strada giusta, in modo stabile e duraturo".

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