Cronaca internazionale

"Lanciato un missile a lungo raggio": ecco l'ultimo test di Kim

L'esercito sudcoreano ha confermato che il missile balistico lanciato dalla Corea del Nord ha una gittata intercontinentale

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La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico intercontinentale (Icbm), il 12esimo dall’inizio dell’anno, che ha volato per più di un'ora prima di atterrare nei pressi delle acque giapponesi. L’allarme è stato dato dalla Guardia costiera del Giappone e dallo Stato maggiore congiunto delle forze armate della Corea del Sud. La mossa di Kim Jong Un non è arrivata in un momento qualunque, bensì proprio mentre il leader nipponico Fumio Kishida e quello sudcoreano Yoon Suk-yeol si trovano in Lituania in occasione dell’annuale vertice della Nato.

Il missile a lungo raggio di Kim

Seul ha spiegato di aver rilevato il lancio di un missile balistico a lungo raggio diretto verso il Mare Orientale (il nome dato al Mar del Giappone nelle due Coree) dall'area di Pyongyang alle 10:00 (le 3 italiane) ora locale. Dal canto loro, le autorità giapponesi, che avevano già previsto la possibilità che si trattasse di un Icbm, hanno dichiarato che il missile è caduto in acque esterne alla zona economica esclusiva del Giappone intorno alle 11:15 ora locale (4:15 italiane). Il volo ad alto angolo ha coperto una distanza di mille chilometri (621 miglia).

Secondo il governo giapponese, l'ultimo test nordcoreano "viola le risoluzioni delle Nazioni Unite". Tokyo ha trasmesso la sua "forte protesta" alla Corea del Nord attraverso la sua ambasciata a Pechino, ha dichiarato oggi il portavoce del governo giapponese Hirokazu Matsuno in una conferenza stampa. Tokyo "adotterà misure di risposta rafforzando la cooperazione con la Corea del Sud, gli Stati Uniti e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha aggiunto Matsuno.

Minacce concrete

Come detto, si tratta del missile balistico intercontinentale numero 12 sparato da Pyongyang dall’inizio del 2023. Il precedente più recente risale allo scorso 13 aprile, quando Pyongyang ha lanciato un Hwasong-18, il suo primo missile balistico a lungo raggio che utilizza combustibile solido, più efficiente di quello liquido.

Il suddetto lancio è tuttavia arrivato dopo che la Corea del Nord ha minacciato ritorsioni contro quelle che ha definito recenti incursioni di aerei spia statunitensi sul suo territorio. All'inizio di questa settimana, il governo nordcoreano ha infatti minacciato di abbattere tali velvioli. In tutta risposta, Washington ha respinto le accuse, affermando che le sue pattuglie militari sono in linea con il diritto internazionale.

La strategia di Kim

"Condanniamo fermamente il lancio da parte della Corea del Nord di un missile balistico a lungo raggio come un grave atto provocatorio che danneggia la pace e la stabilità della penisola coreana e della comunità internazionale ed è una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", hanno affermato gli alti funzionari sudcoreani. Yoon ha invece convocato una riunione di emergenza del suo consiglio di sicurezza nazionale direttamente dalla Lituania dove, come detto, sta partecipando al vertice Nato.

Un simile modus operandi, ha spiegato alla Bbc Leif-Eric Easley, esperto di Corea del Nord presso l’Università Ewha di Seoul, riferendosi alle mosse di Kim, rientra nel modello di Pyongyang di "gonfiare le minacce esterne per raccogliere il sostegno interno e giustificare i test sulle armi". Easley ha inoltre aggiunto che Pyongyang ha spesso programmato lanci per "interrompere quello che percepisce come un coordinamento diplomatico contro di lei", in relazione al summit Nato di Vilnius.

Nonostante le sanzioni delle Nazioni Unite, Kim Jong Un ha ripetutamente promesso di aumentare la produzione di testate nucleari del suo Paese e lo sviluppo di armi più potenti.

Gli analisti si aspettano che l'ultimo jolly nordcoreano sarà esposto alla fine di luglio, quando la Corea del Nord celebrerà l'anniversario dell'armistizio della guerra di Corea, noto nel paese come il Giorno della Vittoria.

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