Guerra in Israele

Moni Ovadia insiste: "Dai governi israeliani scelte scellerate"

Nessun ripensamento per l'attore, finito nella bufera per le sue esternazioni ostili al governo israelino all'indomani dell'attacco di Hamas: "Ho commentato da uomo libero"

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È durissimo il giudizio di Moni Ovadia su Israele. L'intellettuale è finito nella bufera per le sue dichiarazioni sulle politiche dello Stato ebraico, in particolare sul premier Netanyahu, puntando di fatto il dito contro Tel Aviv per l'attacco di Hamas. Parole finite nel mirino di FdI, con il senatore Balboni, che ha invocato le sue dimissioni da direttore del Teatro comunale di Ferrara. Ma l'artista non arretra, anzi rilancia:"Dai governi israeliani solo scelte scellerate".

"Ho parlato da uomo libero, ma le mie opinioni personali non hanno nulla a che fare con il mio incarico al teatro", la versione del 77enne ai microfoni del Resto del Carlino. Nonostante rappresenti una delle più prestigiose istituzioni culturali di Ferrara, per Ovadia è necessario scindere i due piani:"Il mio non è un incarico politico, ma tecnico. Che, peraltro, stando ai risultati che abbiamo ottenuto mi pare di interpretare in maniera soddisfacente. Sono i fatti a parlare. Francamente, non capisco la polemica". Quella di FdI è una battaglia priva di fondamento, ha aggiunto, ribadendo che esprimerà sempre liberamente le sue opinioni da uomo onesto e privo di tessere di partito.

Sul punto, Ovadia ha tenuto a precisare che le sue posizioni trovano grande condivisione tra giornalisti e intellettuali israeliani, invocando il presunto desiderio di censura da parte del senatore meloniano. Evidenziando di non negare l'efferatezza dell'attacco terroristico firmato dai miliziani da Hamas, l'intellettuale ha stigmatizzato senza mezzi termini le scelte politiche dei governo di Tel Aviv, tutte ai danni del popolo palestinese:"Che, malgrado alcuni di loro facciano fatica ad ammettere, esiste.Aggiungo che chi fa l’amico di Israele per farlo sprofondare nel baratro, non è un vero amico di Israele".

Nei giorni scorsi Ovadia aveva posto l'accento sulla "politica di totale cecità, di occupazione e colonizzazione" da parte di Israele, denunciando una situazione vessatoria e infernale per il popolo palestinese."Israele lascia marcire le cose, fingendo che il problema palestinese non esista, per cancellare la stessa idea che i palestinesi esistano", il suo pesante j'accuse. Posizione definita "vergognosa" dal meloniano Balboni, che aveva parlato di "insulto alle vittime provocate dai terroristi di Hamas".

Sul caso era intervenuto anche il sottosegretario Vittorio Sgarbi, richiamando Ovadia al suo ruolo istituzionale e al rispetto delle vittime: "Le istituzioni culturali ferraresi hanno il dovere di sostenere il diritto di Israele ad esistere. Ogni altra considerazione umana e politica sui diritti dei palestinesi non può essere invocata".

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