Cronaca internazionale

"La situazione è grave". Sconto Finlandia-Russia sui conti l'ambasciata

Il ministero degli Esteri finlandese ha denunciato che la Russia ha congelato i conti bancari delle rappresentanze finlandesi. Helsinki ammette: "La situazione è grave"

"La situazione è grave". Sconto Finlandia-Russia sui conti l'ambasciata

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La Finlandia ha fatto sapere che la Russia ha congelato i conti bancari delle rappresentanze finlandesi presenti sul territorio russo. Il riferimento è all'ambasciata di Helsinki a Mosca e al suo consolato generale a San Pietroburgo. Il ministero degli Esteri finlandese ha spiegato che i conti delle due strutture non erano funzionanti, senza fornire ulteriori commenti o dettagli.

Conti congelati

"Il ministero degli Esteri conferma che i conti delle rappresentanze finlandesi in Russia sono congelati e non possono essere utilizzati. La situazione è grave e la questione è oggetto di indagine", ha dichiarato il ministero degli Esteri di Helsinki, in un commento al più grande quotidiano finlandese, Helsingin Sanomat.

Taneli Dobrowolski, designer della comunicazione al ministero degli Esteri finlandese, ha raccontato che la questione è venuta alla luce alla fine dello scorso aprile, quando i conti delle due rappresentanze di Helsinki a Mosca non davano più segnali di funzionamento. Nello specifico, il riferimento è ai conti delle missioni diplomatiche della Finlandia in Russia, e cioè, tecnicamente parlando, dei conti dello Stato finlandese conservati all'interno di banche russe.

Dobrowolski non ha commentato se i conti personali dei dipendenti funzionassero ancora, né quali conseguenze possa avere la situazione per l'operatività degli uffici di rappresentanza. "La situazione è stata chiarita da un paio di settimane con le autorità russe. È una questione delicata relativa alla sicurezza delle operazioni delle ambasciate, quindi non posso aprire la questione in modo più dettagliato", ha aggiunto.

Le tensioni tra Russia e Finlandia

Le relazioni tra Finlandia e Russa si sono gustate in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina e, con ogni probabilità, sono destinate ad aumentare da qui ai prossimi anni. Per il timore che Vladimir Putin potesse prendere di mira Helsinki, il governo finlandese – neutrale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale - ha chiesto di entrare a far parte della Nato.

Lo scorso 4 aprile, la Finlandia è così diventata formalmente il 31esimo membro dell'Alleanza atlantica. La cerimonia di adesione del Paese scandinavo si è tenuta al quartier generale dell'Alleanza atlantica a Bruxelles. I protocolli di adesione di Helsinki, così come la ratifica degli altri 30 alleati, sono stati consegnati agli Stati Uniti, depositari del Trattato di Washington per il tramite del dipartimento di Stato.

Dal canto suo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha avvertito che la Russia "osserva da vicino" ciò che accade in Finlandia, descrivendo l'allargamento della Nato come una "violazione della nostra sicurezza e dei nostri interessi nazionali".

A febbraio, invece, il governo finlandese ha lanciato il progetto relativo alla costruzione di una recinzione di 200 km lungo il confine con la Russia, presso il valico di Imatra, nella Carelia meridionale. A proposito di confini, la Finlandia condivide una frontiera orientale di 1.

340 km con la Russia e, dopo l'inizio della guerra in Ucraina, Helsinki ha scelto di affidarsi alla protezione dell'Articolo cinque della Nato, secondo cui un attacco ad un membro dell'Alleanza equivale ad un attacco a tutti gli altri membri.

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