Cronaca internazionale

Bruciato vivo un seminarista: così i cristiani tornano sotto tiro

Un altro religioso è stato rapito nel sud dello stato di Kaduna. La denuncia raccolta da “Aiuto alla Chiesa che Soffre”: “L'assalto è durato più di un'ora, ma non c'è stata reazione né sostegno da parte delle forze militari”

Bruciato vivo un seminarista: così i cristiani tornano sotto tiro in Nigeria

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Bruciato vivo un seminarista: così i cristiani tornano sotto tiro in Nigeria

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Ennesimo attacco contro la Chiesa cattolica in Nigeria. Secondo quanto denunciato in una nota dalla Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (Acs), giovedì sera un seminarista è stato bruciato vivo nella diocesi di Kafanchan, mentre un altro è stato rapito nel sud di Kaduna. Assalti che confermano il clima di grande tensione religiosa nel Paese africano, come testimoniato dai numeri degli ultimi anni: solo nel 2022 sono stati uccisi quattro sacerdoti e ne sono stati rapiti 28. Una tendenza tristemente confermata nel 2023: ad oggi sono già 14 i religiosi vittime di rapimenti.

L'ennesimo attacco alla Chiesa cattolica in Nigeria

L’attacco è stato registrato giovedì intorno alle ore 20.00: come ricostruito da Acs attraverso diverse fonti, un folto gruppo di banditi Fulani ha assalito e dato fuoco alla canonica della parrocchia di St. Raphael, Fadan Kamantan, nella diocesi di Kafanchan, nello Stato nigeriano di Kaduna. Come confermato dal vescovo di Kafanchan, mons. Julius Kundi,n ell'attacco è morto il seminarista Nàaman Danlami, di 25 anni. Il parroco don Emmanuel Okolo e il viceparroco sono invece riusciti a mettersi in salvo dalle fiamme.

“Gli aggressori miravano a rapire il parroco. Quando non sono riusciti ad entrare nella casa parrocchiale le hanno dato fuoco”, la ricostruzione di mons. Kundi in un colloquio telefonico con Acs. Il religioso ha poi posto l’accento sull’immobilismo delle autorità nigeriane:“L'assalto è durato più di un'ora, ma non c'è stata reazione né sostegno da parte delle forze militari. A un chilometro di distanza c'è un posto di blocco, ma c'è stata totale assenza di reazione”.

È grande il dolore per la morte del giovane seminarista, mons. Kundi ha parlato di “una perdita terribile”: “Questa mattina abbiamo recuperato il corpo di Nàaman Danlami e lo abbiamo portato all'obitorio. Questo seminarista è il secondo membro che perdiamo nella diocesi a causa degli attacchi terroristici dei banditi Fulani. L'anno scorso padre John Mark Cheitnum, direttore delle Comunicazioni della diocesi di Kafanchan, è stato rapito e brutalmente assassinato”. Un episodio simile è stato registrato nel gennaio del 2022, quando il sacerdote cattolico don Isaac Achi venne ucciso e bruciato nella su canonica. Come anticipato, l’attacco alla diocesi di Kafanchan è stato preceduto da un altro assalto alla Chiesa cattolica in Nigeria.

Acs ha infatti denunciato il rapimento del seminarista Ezequiel Nuhu e del padre: il giovane si era nel sud di Kaduna per trascorrere una vacanza con la sua famiglia e non si hanno notizie da diverse ore.

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