Cronaca internazionale

I talebani contro gli innamorati a San Valentino: "È per gli infedeli"

Niente festa di San Valentino in Afghanistan da quando al potere sono tornati i talebani. La polizia morale perseguita chiunque celebri la ricorrenza del 14 febbraio

I talebani contro gli innamorati a San Valentino: "È per gli infedeli"

Nell'Afghanistan governato dai talebani non c'è spazio per San Valentino. La polizia morale dei talebani ha infatti vietato le celebrazioni della festa degli innamorati e per le vie e piazze di Kabul sono apparsi dei divieti, nei quali si afferma che San Valentino "non è una festa islamica e non fa parte della cultura afgana ma è un giorno di slogan degli infedeli", come riporta Afp. "Celebrare il giorno degli innamorati è mostrare simpatia al Papa cristiano", si legge. Benché il giorno di San Valentino non sia mai stato davvero celebrato in Afghanistan, negli ultimi anni alcuni residenti delle città hanno cominciato festeggiare la ricorrenza dedicata agli innamorati che si celebra ogni anno il 14 febbraio. Quest'anno, però, con i talebani al potere, riferisce l'agenzia francese, nella famosa Flower Street di Kabul, i negozi erano pieni di ghirlande a forma di cuore e animali imbalsamati rossi, ma irrimediabilmente vuoti di clienti.

Il divieto dei talebani

Nella vetrina di un punto vendita, un cartello firmato dal Ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio avvertiva gli acquirenti: "Evitate di celebrare la festa degli innamorati!". "La situazione è cambiata: non possiamo festeggiarla come gli altri anni", ha raccontato Zahrah all'Afp, una donna sposata da sette anni. "Ma lo festeggiamo. Ci sono alcune restrizioni e la situazione non è buona, ma lo festeggiamo a casa". Chi può, San Valentino infatti cerca di festeggiarlo lontano dall'oppressione islamista della polizia morale talebana. Ma la paura c'è, perché il regime è sempre più duro. Un giornalista dell'Afp racconta di aver visto una giovane coppia comprare furtivamente dei fiori e lasciare rapidamente il negozio all'orizzone quando ha notato l'arrivo di una pattuglia della polizia morale.

Era il settembre 2021 quando Mawlawi Mohammad Shebani annunciava al Guardian la creazione della polizia morale talebana. "In primo luogo", ha spiegato Shebani, "bisognerà educare queste persone, poi far loro pressione affinché cambino il loro comportamento. Se si dimostrassero ancora recalcitranti, allora la forza può essere un'opzione". Ora questo corpo, che ricorda tanto un romanzo distopico, agisce sotto sotto il Ministero della Promozione della virtù e della prevenzione del Vizio. Una branchia dell'esecutivo che la dice lunga sulla visione ultra-conservatrice in senso islamico dello stato e della società, in generale, da parte dei talebani. Altro che moderati, come avevano tentato di presentarsi. E così, da giorno di festa come dovrebbe essere, seppur per pochi, San Valentino è diventato un giorno triste e di oppressione per i fiorai di Kabul e per tutte le coppie che vogliono manifestare e celebrare il loro amore.

Donne oppresse

L'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo (Euaa) ha pubblicato una valutazione congiunta aggiornata della situazione in Afghanistan. Nella guida recentemente pubblicata, si conclude che le donne e le ragazze sono a rischio di persecuzione sotto i talebani e, pertanto, possono in generale beneficiare dello status di rifugiato in Europa. Secondo l'analisi più recente dell'Euaa, l'Afghanistan infatti rimane uno dei più importanti paesi di origine dei richiedenti protezione internazionale, con circa 14.900 domande presentate nell'Ue solo nel novembre 2022. Per tutto il 2022, i talebani al potere in Afghanistan hanno introdotto e applicato alcune delle peggiori politiche discriminatorie basate sul genere mai viste al mondo: all'inizio del nuovo anno accademico, a marzo 2022 hanno annunciato la chiusura a tempo indeterminato delle scuole secondarie femminili, privando circa 3,5 milioni di adolescenti dell'istruzione.

Ad aprile, hanno poi licenziato migliaia di dipendenti governative a cui era stato ordinato di rimanere a casa con la promessa che avrebbero ricevuto il loro stipendio (hanno smesso di pagarle nello stesso periodo). Lo stesso mese, a tutte le donne senza un accompagnatore maschio è inoltre stato proibito di imbarcarsi sugli aerei all'aeroporto di Kabul.

Prima di questo, i talebani avevano vietato alle donne di viaggiare su strada senza un parente maschio.

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