Cronaca internazionale

Vienna, svastiche e rogo nel cimitero ebraico: antisemitismo senza fine in Europa

Ennesimo episodio contro gli ebrei nel cuore dell'Europa. Cresce l'allerta in tutto il mondo occidentale per la recrudescenza dell'odio contro lo Stato di Israele

Vienna, svastiche e rogo nel cimitero ebraico

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L’ennesimo episodio di antisemitismo si è consumato a Vienna, nel cuore dell’Europa. Nella notte tra martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre, la stanza delle cerimonie del cimitero ebraico è stata data alle fiamme. Sulle pareti esterne della struttura sono comparse delle svastiche e la scritta “Hitler”.

I vigili del fuoco sono stati allertati attorno alle otto del mattino. Una volta domato l’incendio, le autorità hanno chiuso l’edificio per svolgere le indagini. La Igk (Comunità ebraica di Vienna) ha parlato di ingenti danni materiali, ma pare che le tombe siano ancora visitabili. Immediata la condanna del cancelliere austriaco Karl Nehammer: “L’antisemitismo non ha posto nella nostra società e sarà combattuto con tutti i mezzi politici e legali. Spero che i colpevoli vengano identificati rapidamente”.

Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di atti volti ad esprimere lo strisciante odio anti-israeliano ben radicato in Occidente. Nella mattinata di martedì 31 ottobre, una sessantina di stelle di David sono state disegnate su case e negozi a Parigi, nel 14esimo arrondissement. Sui social, inoltre, sono comparsi molti video di persone che strappano i manifesti degli ostaggi di Hamas prigionieri nella Striscia di Gaza, appesi sui muri delle città europee e americane. Un’iniziativa, questa, partita a New York grazie a due artiste di strada israeliane Nitzan Mintz e Dede Bandaid, poi diffusasi in tutto il mondo.

Anche l’Italia è stata teatro di queste spregevoli azioni antisemite. A Milano, svastiche e scritte contro gli ebrei sono comparse nella zona della Darsena e domenica 29 ottobre i filo-Hamas hanno strappato le immagini degli ostaggi affisse qualche ora prima nelle stazioni centrali di Duomo, Cairoli e Cordusio. Alcuni manifesti sono stati anche calpestati.

L’Ong ebraica Anti-defamation league ha raccolto le denunce di avvenimenti simili negli Stato Uniti dall’inizio del conflitto, rilevando una preoccupante impennata del 400%. L’allerta è scattata anche in Europa. Già il 25 ottobre, il ministero dell’Interno francese ha parlato di 588 episodi antisemiti denunciati alle autorità a partire dal 7 ottobre. Tra l’1 e l’8 dello stesso mese, nel Regno Unito se ne sono verificati 218. Rigurgiti di odio, che straripano dalle piazze gremite di sostenitori dei terroristi e finti pacifisti che invocano un cessate il fuoco per la popolazione di Gaza, senza spendere neanche una parola sui massacri di civili israeliani.

Manifestazioni dove gli slogan “Palestina libera” vanno a braccetto con bandiere talebane e speranze che lo Stato ebraico venga distrutto.

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