Cronaca internazionale

"Trovati resti umani": l'ultima verità sul disastro del Titan

Recuperato ciò che rimane del batiscafo della OceanGate: fra i rottami sono stati rinvenuti anche dei probabili resti umani

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A distanza di mesi dalla tragedia, si torna a parlare del Titan, il sommergibile della OceanGate imploso nelle profondità dell'oceano Atlantico lo scorso giugno. Una vicenda che ha tenuto il mondo intero col fiato sospeso per ore e ore, fino alla drammatica scoperta.

L'11 ottobre è arrivata la notizia del recupero di quanto rimane del batiscafo della OceanGate da parte della Guardia costiera americana. Secondo indiscrezioni, all'interno del rottame sarebbero stati rinvenuti anche probabili resti umani.

Il recupero

È stata la stessa Guardia costiera statunitense a riferire di aver recuperato il relitto. "Gli ingegneri della sicurezza della Commissione investigativa sugli incidenti marittimi della Guardia costiera degli Stati Uniti hanno individuato e rimosso i rimanenti relitti del Titan e le prove dal fondo dell'Oceano Atlantico settentrionale", è quanto riportato nella nota ufficiale diffusa dalle agenzie di stampa. Dopo il recupero, tutti i frammenti del sottomarino saranno inviati a chi di dovere la catalogazione e l'analisi.

Non solo. Nella sua nota, la Guardia costiera ha anche parlato di sospetti resti umani rinvenuti nel batiscafo. Si dovranno però attendere gli esiti di accurati esami medici per affermarlo con certezza.

La tragedia del Titan

Il 18 giugno 2023 era scattato l'allarme dopo che il sommergibile Titan della OceanGate, partito per una spedizione sul fondo dell'oceano per ammirare il relitto del Titanic, aveva perso i contatti con la terra ferma. Da qui le ricerche disperate che hanno tenuto il mondo col fiato sospeso. Una corsa contro il tempo per rintracciare il sottomarino e recuperare le persone al suo interno, con riserve di aria sempre più scarse.

La ricerca è andata avanti ben oltre il limite di tempo massimo calcolato in base alla quantità di aria respirabile all'interno del batiscafo. Poi, però, ha preso piede l'ipotesi che il sottomarino, in realtà, fosse imploso durante il tragitto verso le profondità dell'oceano. Non ci sarebbe stato, pertanto, nessuno da salvare. I passeggeri del Titan sarebbero morti ben prima della fine della riserva d'ossigeno stimata. Secondo gli esperti, infatti, il sommergibile sarebbe collassato in brevissimo tempo, senza che si si trovasse al suo interno avesse la possibilità di accorgersene.

I passeggeri del Titan

A bordo del batiscafo della OceanGate si trovavano il ceo della società Stockton Rush, il miliardario Hamish Harding, il pilota Paul Henry Nargeolet e l'uomo d'affari Shahzada Dawood, salito sul sottomarino col figlio Suleman.

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