Cronaca locale

Calci, pugni e frustate al figliastro di nove anni. L'orrore dello straniero

A Padova un 39enne moldavo è accusato di aver picchiato ripetutamente il bambino. Nonostante le prove evidenti la madre avrebbe negato tutto

Calci, pugni e frustate al figliastro di nove anni. L'orrore dello straniero

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Orrore a Padova dove un bimbo di nove anni sarebbe stato ripetutamente picchiato con calci, pugni e addirittura una frusta dal patrigno, compagno trentanovenne della madre, originario della Moldavia. Il piccolo al momento si trova ricoverato presso il reparto di Pediatria dell'Azienda ospedaliera di Padova, con una prognosi di venti giorni.

A scuola con il volto sfregiato

Il bimbo si sarebbe presentato in classe in lacrime, con il viso sfregiato dalla violenza insensata dei colpi del patrigno, e proprio in quel momento avrebbe confessato alle maestre le continue e frustranti vessazioni che subiva fra le mura domestiche. Avrebbe inoltre aggiunto alcuni dettagli al dir poco agghiaccianti. Sarebbe stato percosso perchè si rifiutava di svolgere alcune mansioni domestiche. Fra queste la pulizia dei piatti sporchi e del bagno di casa. I genitori avrebbero poi costretto il piccolo a raccontare una versione diversa dalla verità. Avrebbe dovuto sostenere, davanti a maestre e compagni, di essere caduto incautamente dal proprio lettino mentre dormiva. Una versione smentita immediatamente dai sanitari che hanno visitato il giovanissimo.

Secondo il rapporto dei medici del 13 ottobre, citato da La Stampa, le lesioni sarebbero "incompatibili" con possibili cadute accidentali. La disposizione delle ferite e l'insolita linearità sarebbero frutto di violenti percosse con cinghie o corpi contundenti. Il bambino potrebbe essere stato percosso con l'utilizzo di cavi elettrici. La scuola - vista la criticità della situazione - non ha potuto far altro che allertare gli organi preposti. Una storia tremenda, venuta alla luce grazie all'importantissimo lavoro di tre maestre. Le violenze sul piccolo sarebbero state continue e sistematiche. Intanto, la madre del bimbo e compagna del 39enne moldavo avrebbe negato tutto quello raccontato dal suo figlioletto.

Divieto di avvicinamento al patrigno del bimbo

Sergio Dini, pubblico ministero padovano, aveva richiesto l'arresto del violento patrigno, ma il gip Claudio Marassi ha invece preferito allontanare il 39enne moldavo dal comune di residenza della famiglia, applicando un severo divieto di dimora. L'uomo non potrà nemmeno avvicinarsi ai luoghi frequentati dal bambino come scuole, parchi giochi e parrocchia.

Non potrà nemmeno avere contatti con il piccolo senza l'autorizzazione del giudice e nemmeno cercare di contattarlo attraverso la madre.

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