Cronaca locale

Calci, spallate e mazzate al portone della basilica: la furia dello straniero

Un cinquantanovenne straniero e senza fissa dimora è stato denunciato per danneggiamento aggravato a Bologna: è accusato di aver danneggiato il portone della basilica di Santo Stefano, colpendolo anche con un punteruolo

Il portone danneggiato a Bologna
Il portone danneggiato a Bologna

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Calci, spallate e mazzate al portone della basilica: la furia dello straniero

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Il portone della basilica di Santo Stefano, a Bologna, era stato vandalizzato qualche giorno fa: qualcuno lo ha colpito più volte con un punteruolo, danneggiandolo. E proprio nelle scorse ore, le forze dell'ordine hanno individuato il presunto colpevole: si tratta di un cittadino di 59 anni originario della Turchia, risultato senza fissa dimora. Questo è quanto riporta stamani la stampa bolognese: l'uomo è stato denunciato e dovrà rispondere dell'accusa di danneggiamento aggravato. Non sarebbero al momento del tutto chiari i motivi che avrebbero spinto la persona in questione a prendersela con la porta d''ingresso del luogo di culto situato nel capoluogo dell'Emilia - Romagna. Sulla base di quanto ricostruito dagli investigatori il cinquantanovenne straniero, probabilmente in stato di alterazione, si era avvicinato alla chiesa ed avrebbe presto iniziato a sferrare ripetutamente calci, pugni e spallate al portone.

Ad un certo punto si era poi procurato anche il punteruolo. Ed avrebbe utilizzato anche quello strumento per colpire il manufatto in legno, danneggiando peraltro anche la targa in ottone che indica l'orario delle funzioni religiose. Lo straniero avrebbe inoltre agito dinanzi a numerosi testimoni. Anche se, a detta del priore della basilica, non tutti i presenti sarebbero intervenuti: accanto a chi ha chiesto conto all'uomo del suo atteggiamento (invitandolo a smetterla e ad andarsene) ci sarebbe stato anche chi ha fatto finta di nulla e chi per contro ha filmato la scena con lo smartphone. Proprio alcuni filmati registrati da cittadini che si trovavano sul posto in quel frangente si sarebbero rivelati a posteriori decisivi nell'"inchiodare" il cinquantanovenne, raggiunto poi dai militari dell'Arma allertati nel frattempo. Lo straniero, apparso in quel frangente molto agitato e in stato confusionale, non risulterebbe seguito per problemi psichici (diversamente da quanto trapelato in un primo momento).

Un episodio che ha avuto ampia risonanza a livello locale, tanto più che la porta in questione era stata a quanto sembra restaurata di recente, a seguito di una raccolta fondi lanciata da un'associazione del territorio. E frate Francesco Pasero, superiore della basilica, non ha nascosto l'amarezza. Tanto per l'episodio in sè quanto per il comportamento mostrato da chi non è intervenuto. "Il portone era stato restaurato da poco con il contributo di diversi enti e dell'associazione residenti di piazza Santo Stefano - ha dichiarato il religioso all'Ansa - nella piazza c'erano diverse persone che probabilmente non sono intervenute: ad intervenire sono stati alcuni residenti della piazza, che ringraziamo.

Sicuramente sarà necessario un ulteriore intervento conservativo".

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