Cronaca locale

"Caso Bruna", provvedimento disciplinare per due vigili

Contestato il bastone distanziatore per colpire e il danno di immagine

"Caso Bruna", provvedimento disciplinare per due vigili

Ascolta ora: ""Caso Bruna", provvedimento disciplinare per due vigili"

"Caso Bruna", provvedimento disciplinare per due vigili

00:00 / 00:00
100 %

Il Comune ha notificato ai due agenti coinvolti nel fermo e nel pestaggio della trans Bruna il 24 maggio gli avvisi di «addebito disciplinare». Due principalmente i fatti che vengono contestai agli agenti: primo il fatto che siano intervenuti «autonomamente», il secondo aver utilizzato il bastone distanziatore per colpire la trans, per di più alla testa.

«D`iniziativa, senza informare la centrale operativa e averne autorizzazione» i vigili si sono recati in via Giacosa (dove era stato chiesta una pattuglia di supporto dai colleghi che non riuscivano a convincere la trans a salire sulla macchina) «abbandonando così il servizio interforze che era stato assegnato». Il comportamento dei due agenti «non risulta conforme alle procedure d`intervento previste per le pattuglie».

Il secondo più grave addebito riguarda le scene immortalate dagli studenti dell`università Bocconi in via Castelbarco in cui si vede il primo agente mentre colpisce la trans. «Sulla base delle immagini video emerge che il vigile abbia utilizzato in più frangenti il bastone distanziatore, strumento di autodifesa individuale coprendo con lo stesso il fermato in diverse parti del corpo, fra cui il capo e, ciò nonostante, nell`insegnamento impartito al personale in occasione dei corsi di tecniche operative, siano vietati i colpi alla testa». Quindi con tale comportamento un agente (non il suo collega) ha «violato le norme che impongono agli appartenenti al copro di polizia locale di mantenere un contegno irreprensibile e corretto, operando con senso di responsabilità in modo da riscuotere sempre la stima, il rispetto e la fiducia della collettività».

Infine il vigile autore del pestaggio viene accusati di aver «leso l`immagine del corpo di polizia locale e dell`amministrazione comunale, amplificato dall`ampia diffusione a mezzo stampa e rilevanza mediatica dei fatti accaduti».

I due agenti sono convocati il 25 luglio per presentare la propria difesa.

Commenti