Cronaca locale

Dal centro alla periferia, Roma affoga tra i rifiuti

Tra qualche giorno, con l'arrivo del grande caldo, c'è il timore che le condizioni igieniche possano ulteriormente peggiorare nella Capitale

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Con la stagione turistica in pieno corso, e una presenza di viaggiatori stranieri che quest'anno ha soverchiato i numeri registrati nel 2019, il biglietto da visita fornito da Roma non è certo di quelli più lusinghieri: tra cassonetti pieni e sacchi dell'immondizia o rifiuti ingombranti abbandonati in mezzo alle strade e alle piazze, anche quelle più visitate della Capitale, di certo le meraviglie della Città Eterna risultano decisamente poco valorizzate.

Monumenti e immondizia

Se a ciò si aggiunge che lo spazzamento delle strade, e peggio ancora quello del lavaggio, sono divenuti eventi di una certa rarità, lo spettacolo non edificante del periodo estivo è completo. Le immagini dei turisti che fotografano i monumenti immortali della Capitale con la cornice della sporcizia sono certamente svilenti. Senza dimenticare, ovviamente, che dall'altro lato ci sono gli stessi cittadini romani. Questi, a fronte delle spese della Tari, devono convivere tutto l'anno con una situazione del genere, fatta di marciapiedi ingombrati di sacchi dell'immondizia che gli stessi abitanti sono costretti ad "alimentare" abbandonando i propri rifiuti nei cumuli già costituiti.

La denuncia

Non si tratta, purtroppo di una novità, bensì di una condizione da tempo ben nota a tutti e 15 i presidenti dei Municipi della Capitale, anche se uno dei pochi che si è mosso con risolutezza è Nicola Franco. Lo scorso 27 giugno, infatti, il "minisindaco" del VI Municipio ha scritto al prefetto Lamberto Giannini lamentando la situazione invivibile per quanto concerne l'accumulo di rifiuti sul proprio territorio, definita senza giri di parole "fuori controllo".

"La situazione nel mio Municipio e, a dire il vero, un po' in tutti quelli della zona est della Capitale, è arrivata oltre il limite", dichiara Nicola Franco, come riferito da Il Messaggero. "Il 27 giugno ho scritto una lettera al Prefetto: il problema non è più solo sanitario e di igiene pubblica, ma sta diventando una questione di ordine pubblico", aggiunge."A Casetta Mattei bruciano i rifiuti in strada", spiega, "al Laurentino 38 i cittadini esasperati bloccano le strade con i cassonetti. Come Municipio non abbiamo né competenze né poteri ma è a noi che i cittadini si rivolgono. Il sindaco Gualtieri è commissario per i rifiuti: usi i poteri da commissario oppure commissariamolo".

Il dossier consegnato al prefetto è correlato di immagini drammatiche, in grado di dimostrare la situazione di degrado denunciata, coi rifiuti che oramai hanno superato in altezza i cassonetti in cui dovrebbero essere conferiti. Oltre l'immondizia anche i rifiuti ingombranti, tra cui mobili, elettrodomestici, calcinacci e scarti di cantieri edili.

Il prefetto ha risposto all'appello senza perdere tempo, convocando il presidente Franco a Palazzo Valentini giovedì prossimo.

"Dopo aver letto la mia lettera sul rischio di emergenza rifiuti nel territorio del Municipio VI delle Torri, il prefetto ha deciso di convocarmi in audizione", ha scritto Franco, come riportato da La Stampa."È un'occasione unica per evidenziare i mancati ritiri da parte di Ama e le discariche abusive sul territorio, oltre che rinnovare le preoccupazioni circa i miasmi prodotti nell'area di Rocca Cencia", ha aggiunto."Ringrazio sentitamente il Prefetto di Roma per aver deciso di convocarmi dopo neppure 48 ore dall’invio della mia lettera in cui sottolineavo le preoccupazioni riguardo l’esplosione di un’emergenza rifiuti nel nostro territorio", ha dichiarato in clonclusione il rappresentante del centrodestra, "visto soprattutto l’ultimo sopralluogo fatto presso il Tmb Ama di Rocca Cencia".

Il consigliere di FdI Daniele Rinaldi ha convocato urgentemente una commissione Trasparenza, invitando a partecipare Ama, così da prendere in esame la tragica situazione di quartieri come Prenestino e Torpignattara, dove intorno ai cassonetti si sono sviluppate vere e proprie colonie di vermi che hanno fatto scattare l'emergenza sanitaria.

"Benefit ambientali"

Franco intende prendere in esame con le istituzioni un'altra delicata questione, quella dei cosiddetti "benefit ambientali". "Le normative sui rifiuti dicono che devono essere riconosciuti dei 'benefit ambientali' ai territori in cui sono presenti impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti", ci tiene a sottolineare il presidente del VI Municipio. "Da noi c'è l'unico impianto Ama, quello di Rocca Cencia, e quello privato di Porcarelli", precisa, "da noi arriva l'immondizia di Roma e di altri 50 comuni della provincia: sono anni che dovremmo incassare come Municipio il pagamento che il Campidoglio incamera ma non "gira" a noi".

Sulla base dei conti effettuati da Franco si tratta di "venti milioni di euro che dovrebbero esserci riconosciuti e che potremmo spendere per migliorare il territorio e la vivibilità di tutta la nostra zona: per questo sono già stato in Regione e ho scritto anche al sindaco Gualtieri e all'assessore Alfonsi".

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