Cronaca locale

Spacciava cocaina dal Palazzo Carminati: fermato il portinaio-pusher

Uno dei palazzi più signorili di Milano trasformato in una centrale dello spaccio: fermato un 33enne italiano, custode dello stabile e con precedenti penali

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In piazza Duomo a Milano è stato sgominato un grande giro di droga che aveva come base in Palazzo Carminati, uno dei più celebri di Milano, non foss'altro che si trova sul lato opposto della piazza rispetto alla chiesa. Chiude il grande rettangolo del salotto buono della città sul versante occidentale al civico 17 dal XIV secolo ma da qualche tempo il via vai di persone aveva insospettito le forze dell'ordine. Oggi, è stato arrestato per spaccio un 33enne italiano con pregressi precedenti penali contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.

Era stato assunto come custode e quell'attività gli era forse sembrata un'ottima copertura per l'attività di spaccio nel cuore di Milano. Da tempo, gli agenti della Squadra Mobile, nell'ambito di mirati servizi per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno predisposto un mirato servizio di osservazione dello stabile. Erano le 17.20 circa quando gli agenti in servizio si sono resi conto dei movimenti del custode, che dall'esterno del palazzo ci guardava attorno circospetto. Accortosi della presenza della polizia, il custode è rapidamente rientrato nel locale portineria di sua competenza nel palazzo ma a quel punto gli agenti gli erano già alle spalle.

I poliziotti lo hanno fermato, pressoché certi di trovare qualcosa e con l'ausilio dell'Unità cinofila antidroga hanno proceduto alla perquisizione del locale. All'interno, dentro una scatola vuota di lampadine, è stato rinvenuto un involucro in cellophane trasparente contenente 19 grammi di cocaina e diverse bustine trasparenti per il confezionamento della sostanza stupefacente. A seguito della perquisizione dell'uomo, invece, gli agenti hanno trovato nel suo borsello 100 euro e in una delle tasche dei pantaloni altri 500 euro, ben conservati all'interno di una busta di carta. Il custode è stato processato per direttissima.

Il 33enne è solo uno dei terminali della droga di Milano, che negli ultimi anni ha visto crescere un crescente commercio di stupefacenti. In questo caso, il centro dello spaccio non si trovava solo nel salotto buono della città ma soprattutto a poche decine di passi da Palazzo Marino, sede istituzionale del Comune di Milano, ennesima beffa per una città che ha perso qualunque peculiarità positiva che da sempre la contraddistingue.

Oggi, Milano vive dell'allure del passato, incapace di tornare a essere quella città attrattiva e sicura di un tempo.

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