Cronaca locale

Fanno sesso sotto casa sua: lui protesta e lo picchiano a sangue

Un 60enne della provincia di Latina è finito in ospedale con fratture multiple e un trauma cranico

Fanno sesso sotto casa sua: lui protesta e lo picchiano a sangue

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È sceso di casa per chiedere a una coppia di giovani, che si erano appartati per fare sesso, di spostarsi, perché erano proprio sotto la sua abitazione e stavano disturbando con le loro effusioni. Per tutta risposta un sessantenne di Norma, in provincia di Latina, è stato pestato con violenza da un giovane e ora si trova ricoverato in ospedale con fratture multiple.

Il vicolo e la coppia che si apparta per amoreggiare

I fatti sono accaduti nella notte tra sabato e domenica a Norma, piccolo paesino di montagna in provincia di Latina. Nel fine settimana si popola di molti giovani che vengono a mangiare nei locali o semplicemente vengono a cercare refrigerio tra i vicoli storici. Una coppia di 20enne aveva scelto una di queste stradine per appartarsi e amoreggiare. Un atteggiamento abbastanza rumoroso, stando almeno alla reazione di uno dei residenti. Irritato, l’uomo, un sessantenne, è andato dalla coppia di giovani a chiedere di spostarsi. Ora, non è chiaro se abbia usato termini o modi aggressivi, ma la reazione del ragazzo richiamato è stata violentissima. Ha iniziato a colpirlo con calci, pugni e schiaffi. Il sessantenne ha avuto la peggio, finendo a terra sanguinante. Lì lo hanno lasciato i due giovani, che si sono allontanati. Il 60enne ha chiamato i soccorsi ed è stato portato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è stato medicato e trattenuto in osservazione soprattutto a causa di un trauma cranico. Quello e altre contusioni hanno portato i medici a emettere una prognosi di 30 giorni.

Lo sfogo di uno dei familiari del 60enne: “Ha rischiato di morire”

A descrivere la gravità dell’aggressione subita, è il genero con un lungo post su Facebook: “Le parole non bastano a descrivere le sue condizioni. Per fortuna Claudio è fuori pericolo, ma vi assicuro che ha rischiato davvero di morire. Subirà presto un intervento per sistemare le fratture multiple al viso. Un violento, un esaltato, probabilmente anche pregiudicato, uno dei tanti aspiranti ‘Gomorra’ che ormai spopolano lo ha letteralmente massacrato di botte. Con una violenza inaudita, quella di chi è probabilmente sotto l’effetto di stupefacenti ovvero di chi ha più alcool che sangue in corpo. Lo ha colpito ripetutamente, prendendolo a calci in faccia anche quando era ormai esanime. Gli ha sputato in macchina, lo ha insultato per poi malmenarlo di nuovo; fortuna che nel suo delirio non ha trovato le chiavi dell’auto altrimenti come espresso da lui stesso ‘mo ti passo sopra con la macchina”.

La difesa dell'aggressore: "Ci guardava da mezz'ora"

Secondo la ricostruzione, il sessantenne si sarebbe trovato la coppia sotto casa intenta a scambiarsi rumorose effusioni. Gli avrebbe quindi chiesto di allontanarsi o di fare meno rumore, visto che era piena notte. A quel punto il ragazzo sarebbe scattato. Avrebbe infierito sul volto della vittima anche quando era a terra.“‘Sto pedofilo ce stava a guardà da mezz’ora’ la giustificazione che quel vigliacco ha usato - aggiunge il genero del sessantenne - Non capendo che mio suocero stava rientrando in casa e stava parcheggiando la sua auto (di fatto era già il 3° disturbatore di zona in quella serata e nello specifico lui si stava facendo una sonora sc...a sotto la finestra di casa nostra). Claudio ha la scorza dura di chi ha lavorato una vita e chi lo conosce sa quanto la vita lo abbia messo a dura prova, sempre! Si riprenderà presto o tardi, come solo un uomo della sua tempra può fare. Ringrazio tutti quelli che in queste ore ci stanno esprimendo la loro vicinanza, ci fa bene sapere che non siamo soli. Infine faccio appello a tutta la cittadinanza affinché quanto accaduto non passi inosservato e come episodio isolato.

Battiamoci affinché ci siano più controlli, deterrenza e giuste sanzioni altrimenti la prossima volta potrà finire anche peggio” conclude il genero del 60enne picchiato.

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