Cronaca locale

"Lui in villa e i migranti in un tugurio". E i residenti di Vicofaro smascherano don Biancalani

I residenti di Vicofaro hanno invitato le istituzioni ad intervenire per risolvere i persistenti problemi di degrado e micro-criminalità che attanagliano ancora il quartiere. E non hanno risparmiato una "stoccata" al parroco e al Pd

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Un appello alle istituzioni, l'ennesimo, per sollecitare un intervento nell'interesse della cittadinanza volto a migliorare la situazione: fra rifiuti abbandonati in strada, migranti della struttura d'accoglienza sorpresi ad orinare e a defecare in strada (o all'interno delle proprietà private limitrofe) ed episodi di micro-criminalità, vivere a Vicofaro sarebbe da tempo impossibile. Lo hanno lanciato nelle scorse ore i rappresentanti dei residenti di Vicofaro, in un incontro con la stampa svoltosi a Pistoia nel corso del quale i vicofaresi non hanno risparmiato "stoccate" a don Massimo Biancalani e al Partito Democratico. Sotto la lente d'ingrandimento del Comitato dei Residenti per Vicofaro e della rappresentanza degli abitanti del quartiere è finita come al solito l'esperienza di accoglienza messa in piedi dal "parroco dei migranti", per criticità segnalate da oltre un lustro.

Decine di migranti, talvolta con precedenti di polizia alle spalle, vivrebbero nei locali della parrocchia senza avere a disposizione acqua corrente e servizi igienici. E tutto ciò si riverserebbe giocoforza anche sulla quotidianità e sulla vivibilità della frazione, visto che sarebbero costretti ad espletare i propri bisogni all'aperto. Una situazione di degrado che danneggerebbe tuttavia solo i residenti, visto che a loro dire don Biancalani vive in una villa a diversi chilometri di distanza da Vicofaro."Don Biancalani, parlando del "comitato delle case svalutate", come lo chiama, afferma che è composto da poche persone e che la stragrande maggioranza del quartiere è con lui. Dice una bugia: basta presenziare alla messa della domenica, per accorgersi di come ci siano dieci persone a seguirla e nessuna di loro residente - hanno fatto presente i rappresentanti dei residenti durante la riunione - il quartiere non è con lui e non può quindi sentirsi offeso o sporgere querela se è comparso il cartello "Vicofaro chiede un vero parroco": le risposte deve trovarle da solo".

Secondo queste considerazioni, gli stessi migranti sarebbero "vittime" di questo sistema, nella visione dei vicofaresi. "Vogliamo rivolgere lo sguardo anche a questi poveri ospiti - hanno proseguito i rappresentanti - per loro, la megalomania di Biancalani è la continuazione dell'incubo che stavano vivendo prima di arrivare in Italia. E si trovano adesso a stare in un simile tugurio. Lui peraltro non vive con loro, vive nella sua bella villa per nulla svalutata". Il Comitato ha poi rivolto una "frecciata" anche al Pd e in particolare al deputato Marco Furfaro, che nelle scorse settimane si era lamentato della gestione del Cas di Montecatini in un attacco che a qualcuno è parso strumentale. "Qui è molto peggio: invitiamo l'onorevole Furfaro a fare un sopralluogo a Vicofaro, dove i migranti vivono davvero in condizioni disumane - ha fatto sapere il direttivo - ma l'intero quartiere è in condizioni igienico-sanitarie fuori controllo, proliferano i ratti.

Siamo esasperati, così non si può andare avanti".

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