Cronaca locale

Napoli, testa di maiale contro un'antenna 5G

La vicenda è avvenuta nel quartiere Pianura, periferia occidentale di Napoli. Da capire se il gesto sia collegato alle proteste contro l’installazione di un’antenna per la rete 5G

Napoli, testa di maiale contro antenna 5G

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Saranno le indagini dei carabinieri a chiarire se si sia tratto di uno scherzo di cattivo gusto o di una macabra minaccia contro la sua decisione di avere concesso a una compagnia telefonica il permesso di installare una antenna per la rete 5G nel terreno di sua proprietà. Di certo quella testa di maiale infilzata sul cancello di ingresso del proprio podere a Pianura, periferia occidentale di Napoli, per un uomo, di cui non sono state diffuse le generalità, è stata una “sorpresa” inaspettata e inquietante.

Lo sventurato, accortosi dell’insolita presenza, senza perdere tempo ha chiamato i carabinieri della locale stazione. I militari sono giunti sul posto per le verifiche del caso e, poi, hanno raccolto la denuncia dell’uomo. Quest’ultimo, secondo quanto si è appreso, in passato avrebbe già ricevuto "inviti" a desistere dal suo intento di piazzare l’antenna. Nonostante le pressioni, l’uomo non si è arreso ma è andato avanti per la sua strada stipulando un contratto. Forse la sua decisione a qualcuno non è piaciuta. Sull'accaduto sono ora in corso indagini da parte dei carabinieri.

Da diversi giorni nel quartiere, racconta Fanpage.it, un gruppo di cittadini aveva fatto sentire la propria voce per contestare l’installazione in via Pallucci, a pochi passi dal cimitero. Erano stati organizzati incontri per discutere della questione mentre sulle mura perimetrali del podere erano anche stati affissi striscioni con scritte in rosso sulla presunta pericolosità della tecnologia.

Come spesso accade in questi tempi, della vicenda si parla anche sui social. In alcuni gruppi dedicati al quartiere si è aperto un dibattito. Ci sarebbero cittadini che esprimono preoccupazione per il 5G e per la vicinanza del podere ad alcune scuole. Qualcuno avrebbe anche lanciato l’idea di organizzare una manifestazione.

Ci sarebbero, però, anche altri utenti che avrebbero fatto notare che non esistono dati certi sugli effettivi pericoli della tecnologia in questione.

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