Cronaca nera

Clochard pestato a morte da due ragazzini: c'è il video dell'agguato a Pomigliano d'arco

Gli assassini sono stati ripresi dalle videocamere di sorveglianza installate in via Principe di Piemonte

Clochard pestato a morte da due ragazzini: c'è il video dell'agguato a Pomigliano d'arco

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Clochard pestato a morte da due ragazzini: c'è il video dell'agguato a Pomigliano d'arco

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Un pestaggio brutale e l'inutile corsa in ospedale: così è morto dopo atroci sofferenze il clochard 43enne di nazionalità gambiana Frederick Akwasi Adofo: quello che evidentemente i giovanissimi assassini non sapevano, è che le videocamere installate in via Principe di Piemonte a Pomigliano d'Arco (Napoli), nei pressi del luogo dell'aggressione, hanno ripreso tutto.

Il video dell'aggressione

Grazie alle indagini condotte dai carabinieri, quindi, il cerchio si sta stringendo attorno ai due responsabili che hanno letteralmente massacrato di botte l'uomo nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 giugno. Stando alle poche notizie filtrate fino ad ora, i ragazzi non vivrebbero lontano dal luogo del pestaggio: l'attenzione degli inquirenti, infatti, si starebbe concentrando in particolar modo su Parco Piemonte, rione ad alta densità criminale. Le videocamere avrebbero ripreso sia il momento in cui i responsabili si avvicinano al clochard, dando via alla terribile aggressione, e poi quello in cui si allontanano da via Principe di Piemonte mentre la vittima tenta disperatamente di trovare scampo in un cortile, lo stesso in cui è stato rinvenuto agonizzante dai soccorritori. Assistito da un'ambulanza del 118, il 43enne è stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Nola, ma è morto poco dopo il ricovero.

I precedenti

Oltre all'identità degli aggressori, anche se probabilmente ancora per poco, restano ignote le motivazioni alla base della violenza. Non si sa ancora neppure se i fatti possano essere in qualche modo correlati a un episodio avvenuto qualche tempo fa. "È successo già altre volte", scrive invece un anonimo in una lettera lasciata sulla panchina generalmente usata dal clochard per dormire, "e nessuno di noi ha mai fatto qualcosa perché non arrivasse il peggio. Purtroppo il peggio è arrivato. Perdonaci se puoi".

Città sconvolta

Gli abitanti di Pomigliano lo ricordano con affetto, come un uomo gentile, sorridente ed educato. Proprio a Pomigliano Frederick era giunto nel 2012, dopo un lungo viaggio nel deserto del Sahara e la traversata del Mediterraneo. Prese la licenza media alla 'Catullo' di Pomigliano d'Arco grazie alla Caritas, quando era ospite, insieme ad un'altra cinquantina di migranti, di un hotel in attesa di asilo politico. Recentemente si era spostato in periferia e frequentava il parcheggio di un supermercato, in cui chiedeva qualche spicciolo ai clienti in cambio di un aiuto col carrello. La notte, invece, dormiva in un sacco a pelo proprio in via Principe di Piemonte, dove è stato brutalmente aggredito. "Chiediamo alle autorità preposte un interesse reale alle emergenze territoriali, non ultimo il bisogno abitativo delle persone che vivono per strada o in difficoltà economica", commenta il responsabile della Caritas della parrocchia di San Francesco don Pasquale Giannino, come riferito da Ansa.

"Un comportamento emozionale in questo momento non farà giustizia al povero Frederick, né il desiderio di ricercare colpevoli risolverà da se la problematica fin qui segnalata".

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