Cronaca locale

"Ritardi clamorosi e disagi". Milano sott'acqua, Sala travolto dalle critiche

Maltempo a Milano, piovono polemiche sulla gestione del sindaco Sala. Il centrodestra: "Vasca di laminazione non ancora attivata per lungaggini comunali, Sala e sinistra inadeguati a gestire le emergenze"

"Ritardi clamorosi e disagi". Milano sott'acqua, Sala travolto dalle critiche

Travolto dall'esondazione del Seveso e pure dalle critiche. Dopo l'ondata di maltempo abbattutasi su Milano, con disagi alla viabilità e interi quartieri allagati, il sindaco Beppe Sala prova a rimanere a galla tra le rimostranze politiche e le accuse di ritardi sulla prevenzione. Secondo il centrodestra milanese, infatti, il primo cittadino sarebbe parte in causa rispetto a una situazione problematica che si ripropone ciclicamente in corrispondenza di copiosi nubifragi. "Quello che è successo oggi a Milano è inaccettabile. Ad ogni pioggia sostenuta si ripete sempre la stessa situazione: città allagata e totale immobilismo del Comune. I tombini straripano perché non viene fatta manutenzione, gli alberi cadono e restano per settimane a giacere nei parchi e per le strade", ha attaccato al riguardo l'assessore al Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi.

Secondo l'esponente di Forza Italia, "la peggiore sciagura che colpisce Milano è quella di essere gestita dall'assessore Granelli, che ormai da due lustri fa l'assessore in questa città, ma riesce sempre a dare la colpa agli altri". La rimostranza tuttavia non è solo politica, ma fondata su concrete contestazioni. "I lavori per la realizzazione della vasca di laminazione di Bresso, di competenza del Comune, hanno subito ritardi clamorosi e questo ha causato gli allagamenti e disagi che vediamo", ha difatti lamentato Comazzi, spiegando come Regione Lombardia abbia invece messo a terra 210 milioni di euro per la protezione del nodo idraulico di Milano, con interventi fondamentali di salvaguardia come la vasca di laminazione di Lentate sul Seveso, pronta per giugno 2024, di Senago, pronta per settembre 2024 e quella di Paderno Dugnano-Varedo. Da qui, la richiesta di scuse e di dimissioni rivolta dall'esponente forzista all'assessore comunale Granelli.

Nelle scorse ore, a tentare di arginare le polemiche (alleggerendosi delle responsabilità) era stato lo stesso sindaco Beppe Sala, che sui social aveva descritto l'esondazione recente come un fenomeno non preventivato per dimensioni. "La nostra città è stata colpita da una 'bomba d'acqua' di notevoli dimensioni. L'ultimo evento paragonabile risale al 2014. Segnalo che ieri sera era stata diramata dalla protezione civile regionale un'allerta gialla, quindi, in teoria, non preoccupante. Non è certo un'accusa, ma la constatazione di quanta imprevedibilità ci sia nelle condizioni meteorologiche", aveva scritto il primo cittadino, scaricando di fatto il barile (anch'esso pieno d'acqua, verrebbe da immaginare) sulla protezione civile e sulle sue stime d'allerta. Ma una grande città come Milano dovrebbe essere attrezzata sempre e comunque per far fronte ai forti nubifragi, al di là dei contingenti livelli d'allarme. E ancora: "L'evento è durato circa sei ore e ha portato a un flusso di acqua sulla città di 60/70 m³ al secondo, a fronte di una capacità di assorbimento delle nostre tombinature di circa 40 m³ al secondo. Fra un mese avremo a disposizione la vasca di Bresso, avrebbe aiutato molto".

Ma è proprio sulla momentanea e mancata attivazione dell'infrastruttura che il centrodestra ha messo il Comune sotto accusa. "È davvero incredibile che la vasca di laminazione al confine con Bresso non sia ancora in funzione", ha criticato il segretario provinciale e consigliere comunale della Lega, Samuele Piscina. "Il 24 luglio scorso - ha aggiunto - ci eravamo recati in sopralluogo con la commissione consiliare alla vasca di laminazione nei pressi del cimitero di Bruzzano, al confine con Bresso, e sembrava, da quanto riportato dai tecnici, che il collaudo fosse imminente e da lì a poche settimane potesse essere operativa". Ma a distanza di tre mesi, ha denunciato l'esponente leghista, il collaudo non è ancora stato effettuato. "È evidente che queste lungaggini comunali abbiano sicuramente contribuito all'esondazione del Seveso di stamane", ha quindi concluso.

Secondo Piscina, l'assessore Granelli, il sindaco Sala e la sinistra "dimostrano una volta di più di essere inadeguati a gestire le emergenze milanesi e al posto che fare un mea culpa scaricano le responsabilità su altri per nascondere le proprie". Tra i disservizi registrati, l'esponente leghista cita la "polizia locale assente" e la mancata assistenza tempestiva alle persone rimaste in strada o nelle loro case in attesa di soccorso. "Ricordiamo tutti molto bene quando Granelli e Maran protestavano in aula ai tempi del sindaco Moratti dopo l'esondazione del Seveso. Dopo quasi 13 anni di sinistra al governo della città, nulla è cambiato", ha conclusi Piscina. Il sindaco Sala ha intanto comunicato che le condizioni meteo dovrebbero rimanere tali fino a giovedì, poi potrebbe esserci un nuovo sensibile peggioramento. "Io e il mio team saremo in ufficio o per le strade cittadine fino a quando la situazione non si normalizzerà", ha assicurato.

Ma in molti temono che i disagi tornino a ripresentarsi alla prossima ondata di maltempo.

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