Cronaca locale

Roma, la Tari arriva in ritardo: gli utenti dovranno pagare anche la mora

A Roma è caos rifiuti, e ora si aggiunge anche il problema dei bollettini della Tari che arrivano in ritardo

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Non bastava l'annoso problema dei rifiuti, con la Capitale ormai sommersa di sacchi dell'immondizia e i romani costretti a fare conti con i disagi che tutto questo comporta. Alcuni cittadini stanno ricevendo in ritardo il bollettino della Tari, ossia la tassa sui rifiuti, e vengono addirittura sanzionati. In circostanze simili viene proprio da dire: oltre il danno, pure la beffa.

Caos rifiuti dilagante

Ebbene sì, mentre la bella Roma affonda nei rifiuti e imperversa la battaglia sul termovalorizzatori, un nuovo capitolo si aggiunge a questa incredibile vicenda. Ci sono romani che non riceveranno in tempo il bollettino della Tari e per tale ragione (i pagamenti non possono essere puntuali in circostanze simili) risulteranno addirittura morosi.

Secondo quanto riferito da Ama e riportato da Il Messaggero, sarebbero almeno 200mila i romani che riceveranno il bollettino dopo la scadenza prevista per il pagamento, fissata al 31 di luglio. Tutti questi utenti risulteranno morosi, e dovranno versare una mora. La Tari, insomma, si conferma come l'imposta più impopolare nella Capitale, e non soltanto perché i cittadini sono scontenti del servizio per il quale stanno pagando. Inaccettabile risultare morosi per un ritardo di cui non si è direttamente responsabili.

Aumenta il malcontento

Il Messaggero riferisce di scontri fra cittadini inferociti e gli addetti alla municipalizzata. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati in tanti a recarsi presso l'ufficio della Tari per chiedere delucidazioni sulla questione o per protestare. Come risultato si è creata una lunga fila di utenti insoddisfatti e tanta tensione. Al punto di rottura a cui si è arrivati, alcuni sindacati sono arrivati a fare richiesta per ottenere maggiori controlli per garantire la sicurezza degli impiegati.

Intanto, nel corso dell'assemblea Capitolina, il capogruppo della Lega Fabrizio Santori ha chiesto uno slittamento della scadenza del 31 luglio, così da non far risultare morosi i cittadini che non hanno ricevuto il bollettino in tempo. La situazione, in ogni caso, è difficile, nonostante che Ama abbia reso operativi 14 sportelli Tari, con 200 appuntamenti fissati per ogni giorno.

Le ragioni del ritardo

Perché questo ritardo nell'invio dei bollettini? Secondo quanto riferito a Il Messaggero, quest'anno i problemi sono stati due: il primo è che l'invio delle cartelle per il pagamento della prima rata è cominciato un mese dopo rispetto allo scorso anno, e il secondo è che è stato deciso di spedire nello stesso periodo di tempo quasi 1,2 milioni lettere. Di queste 1,2 milioni lettere, 200mila risultano essere raccomandate per utenze non domestiche.

Con simili premesse, è facile comprendere per quale ragione "la macchina" si sia inceppata. Purtroppo, secondo le regole, gli utenti hanno un mese di tempo per pagare il bollettino e 60 giorni in caso di accertamento sul pregresso. Passato questo intervallo, scatta la mora, e il cittadino è costretto a pagare la rata più sanzione e interessi.

E il problema, a quanto pare, non è solo di chi riceve la raccomandata.

Ci sono romani, abituati ad utilizzare il portale di Ama, che dichiarano di avere problemi a scaricare il bollettino.

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