Cronaca locale

Scuole da incubo e la preside chiede soldi alle famiglie

Aule fatiscenti, edificio da rimodernare, la preside chiede i soldi alle famiglie, ma dovrebbe essere la Città Metropolitana a occuparsi di simili questioni. È polemica al liceo Manara

Roma, scuole da incubo e la preside chiede soldi alle famiglie

Il liceo necessita di interventi di manutenzione così la dirigenza scolastica si rivolge direttamente ai genitori degli alunni, chiedendo i soldi che andranno a costituire un fondo a cui attingere.

La richiesta alle famiglie

Il caso a Roma, per la precisione al liceo Ginnasio Luciano Manara nel quartiere di Monteverde Vecchio, noto per essere il quarto miglior istituto della città. Purtroppo le casse scolastiche sono a secco, mentre l'edificio, risalente agli anni '50, comincia a risentire del trascorrere del tempo. Il Manara, come molte altre scuole italiane, avrebbe seriamente bisogno di interventi di riqualificazione, ma la trovata della preside ha provocato fin troppe perplessità. La dirigente scolastica ha infatti inviato alle famiglie degli studenti una circolare in cui viene richiesto un contributo volontario di 50 euro ad alunno.

Le pessime condizioni in cui verte l'istituto sarebbero alla base dell'iniziativa del consiglio scolastico, lanciata lo scorso febbraio. I fondi versati, si legge nella circolare riportata da Repubblica, verranno utilizzata per "la realizzazione di opere di manutenzione straordinaria e di ripristino del decoro degli ambienti scolastici interni, ovvero aule, corridoi, bagni e scale di accesso ai piani e corrimani, in considerazione del grave degrado subito dagli stessi, evidentemente danneggiati e ammalorati negli anni da disegni e graffiti".

Viene però da chiedersi se sia davvero giusto coinvolgere in questo modo le famiglie, arrivando addirittura a chiedere un contributo volontario. Non dovrebbero essere i genitori a sborsare denaro per rimodernare l'edificio, quanto lo Stato.

Genitori indignati

La preside Paola Senesi, nel frattempo, ha lasciato l'incarico, passato a un collega lo scorso primo marzo. Al Manara, tuttavia, è polemica. I genitori non hanno per nulla gradito l'idea avuta dal consiglio scolastico. "L'anomalia è chiedere alle famiglie di sostituirsi alle istituzioni: all'ex Provincia e allo Stato", è il commento di una mamma a Repubblica. La donna ha comunque deciso di versare quei 50 euro per il bene della scuola e degli studenti.

"Io lo faccio nell’interesse di mia figlia, visto che il liceo si presenta in maniera indecente", ha aggiunto un altro genitore, "ma sono anche rassegnata: in una circolare del 31 agosto già ci erano stati chiesti ottanta euro di contributo volontario per l’ampliamento dell'offerta formativa". Con gli ulteriori 50, si arriva a 130 euro. È normale che dei genitori, già impegnati a provvedere alle spese scolastiche dei figli, debbano mettere ulteriormente mano alla tasca?

La risposta di Città Metropolitana

A questo punto urge sapere quale sia la posizione della Città Metropolitana di Roma. Interpellato da Repubblica l'ente locale spiega di aver già effettuato dei lavori al Manara proprio per recuperare due aule indispensabili per accogliere i nuovi iscritti.

Città Metropolitana ha inoltre precisato di "non aver ricevuto istanze di intervento in merito agli interventi citati all’interno delle circolari, né di essere a conoscenza della richiesta di un versamento, seppur volontario, da parte delle famiglie, finalizzato a interventi edilizi e di ripristino del decoro".

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