Cronaca locale

"Non era fatto per quello". Ecco perché è crollato il solaio al matrimonio

La procura di Pistoia ha aperto un fascicolo di indagine sull'incidente dell'ex-convento di Giaccherino. E l'imprenditore edile che ristrutturò l'immobile dieci anni fa ha avanzato un'ipotesi

"Non era fatto per quello". Ecco perché è crollato il solaio al matrimonio

Ascolta ora: ""Non era fatto per quello". Ecco perché è crollato il solaio al matrimonio"

"Non era fatto per quello". Ecco perché è crollato il solaio al matrimonio

00:00 / 00:00
100 %

La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti con due ipotesi di reato, stando a quanto riporta stamani il quotidiano La Nazione: lesioni colpose e omissione di lavori necessari per rimuovere i pericoli. I proprietari dell'edificio si sono messi a disposizione delle forze dell'ordine. Ma l'imprenditore edile che anni fa ristrutturò lo stabile sembra abbastanza sicuro: il solaio è crollato perché tante persone si sono trovate contemporaneamente a ballare e a saltare in quel punto, quando c'era la sala da ballo a pochi metri di distanza. Questi gli ultimi sviluppi legati alla tragedia dell'ex-convento di Giaccherino, con i carabinieri di Pistoia che stanno indagando per ricostruire la vicenda nei dettagli. Decine di persone sono rimaste ferite quando il pavimento della stanza nella quale si stava concludendo il matrimonio è crollato. Non ci sono state se non altro vittime: i giovani sposi sono stati dimessi ieri dall'ospedale e solo due invitati restano ad oggi ricoverati a Careggi in prognosi riservata.

I militari dell'Arma hanno ascoltato quattro testimoni e nei prossimi giorni saranno ascoltati anche il padre dello sposo e lo sposo stesso, che aveva firmato il contratto di affitto della struttura per la festa. La procura ha già acquisito le autorizzazioni per l’evento ed è già stata sentita la responsabile commerciale della società che gestisce l’ex-convento (con le famiglie proprietarie che si sono dette costernate per quanto avvenuto e pronte a collaborare). Si attende una prima relazione da parte dei vigili del fuoco, prima di nominare un perito. Gli inquirenti stanno cercando soprattutto di capire cosa abbia portato al cedimento del solaio. E anche Agostino Visconti, l'imprenditore in pensione che effettuò una decina di anni fa i lavori di ristrutturazione dell'ex-convento quattrocentesco, fatica a spiegarsi quanto avvenuto e perché i partecipanti allo sposalizio abbiano scelto proprio quel solaio per i balli.

"Una cosa inimmaginabile. Non riesco a capire come possa essere successo. Quello era il punto più solido del convento, tant'è vero che non vi è stato fatto alcun intervento durante la ristrutturazione - le sue parole, riportate dal quotidiano Il Tirreno - sotto ci sono delle volte antiche, quelle del refettorio. E poi perché stavano ballando lì? C'è un salone di cinquecento metri quadrati che viene sempre usato per quello e vanno a ballare proprio lì, in quella saletta...". Visconti chiude l'intervista con un'ipotesi: c'erano molte persone che ballavano e saltavano in contemporanea e il solaio non ha retto. "Non era certo la prima volta che il convento ospitava tanta gente così. Ci abbiamo fatto perfino il matrimonio di mia figlia, le comunioni dei nipoti. Eravamo in tantissimi in quelle sale - ha concluso - secondo me è successo perché si sono ritrovati in tanti a saltare sul quel punto, il solaio deve essersi sgretolato sotto quel peso, sotto quei salti.

E le persone, all'ultimo salto, si sono ritrovate nel vuoto".

Commenti