Cronaca locale

Uffizi, 20mila euro di multa all'ecoattivista per il blitz

È stato punito con 20mila euro di multa uno degli esponenti di Ultima Generazione dopo il blitz agli Uffizi di tre giorni fa: ecco quali sono le pene e le sanzioni previsti dalla legge

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Il blitz ambientalista alla Galleria degli Uffizi da parte di tre esponenti di Ultima Generazione che hanno attaccato con dello scotch numerose foto dell'alluvione di Campi Bisenzio sul vetro a protezione del capolavoro della Venere di Botticelli è costato caro a uno di loro vista la multa salatissima che dovrà pagare: 20mila euro.

Trova finalmente applicazione la legge contro gli eco-vandali che si sentono in diritto di andare a profanare opere d'arte come nell'occasione del 13 febbraio quando si sono diretti verso la "Nascita di Venere" appiccicando sulla teca almeno sei-sette foto e mostrandosi con un cartellone arancione dalla scritta "Fondo Riparazione - 20 miliardi per riparare ai danni delle catastrofi climatiche". La notizia della multa è stata resa noto dagli stessi protagonisti dell'atto vandalico. "Giordano - fanno sapere gli ecoattivisti - aveva usato lo scotch di carta per incollare delle immagini di Campi Bisenzio sotto il fango sulla teca della Venere di Botticelli. È evidente l'assenza di una bussola morale in questo Governo".

La stretta sugli ecovandali

Finalmente, ed era ora, è la prima applicazione di questa nuova legge che prevede multe ancora più salate che possono arrivare anche al doppio (ossia 40mila euro) rispetto alla somma stabilita in questa occasione. La legge contro gli ecovandali è stata approvata un mese fa, era il 18 gennaio, dopo le numerose vicende del 2023 e degli anni precedenti come l'assalto al Senato da un gruppo di vandali che hanno imbrattato la facciata di Palazzo Madama con una vernice di colore arancione. Probabilmente è stata quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la misura ormai era troppo colma per rimanere inermi di fronte a situazione che si sono reiterate nel tempo.

Le multe possono essere ancora più severe (fino a 60mila euro) se si tratta di deturpamento e danneggiamento di beni paesaggistici o culturali con pene che prevedono anche il carcere da un minimo di sei mesi fino a cinque anni in base alla gravità degli atti. Cultura Identità ricorda che la legge vuole porre un freno a chi "distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui". Nel caso degli Uffici e dei volantini attaccati sul vetro della Venere di Botticelli si tratta di aver deturpato i beni culturali in questione con le sanzioni che non superano il tetto di 40mila euro.

"Chi si renderà responsabile di atti vandalici nei confronti dell’arte e dei monumenti nazionali, patrimonio della nostra identità e dell’umanità, deve sapere che ne risponderà direttamente in prima persona dal punto di vista patrimoniale", aveva dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

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