Cronaca locale

"Profanata la tomba dei miei avi". Il gesto contro il sindaco di centrodestra

Qualcuno ha vandalizzato la tomba dei nonni del sindaco leghista di Castiglion Fiorentino (in Toscana) asportandone anche una borchia in bronzo. Il primo cittadino: "All'infame che ha profanato questa ed altre tombe va il mio disprezzo, sperando di individuarlo e denunciarlo"

La tomba in questione, alla quale è stata rubata la borchia in bronzo
La tomba in questione, alla quale è stata rubata la borchia in bronzo

I furti dei cimiteri sono purtroppo diventati comuni, un po' in tutta Italia. I loculi vengono talvolta vandalizzati e non di rado privati di catenine lasciate dai familiari ed oggetti in rame o in bronzo. L'ultimo caso in ordine cronologico arriva dalla Toscana e ad essere stata presa di mira nelle scorse ore è stata in particolare la tomba nella quale riposano i nonni del sindaco di centrodestra Mario Agnelli. A rendere pubblico l'episodio è stato lo stesso esponente della Lega, primo cittadino di Castiglion Fiorentino (un paese toscano situato nella provincia di Arezzo, a dispetto di quanto indica il nome, ndr). Lo ha fatto in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, non risparmiando parole dure al colpevole (o ai colpevoli). Cos'è successo, nel dettaglio? Qualcuno avrebbe in primis asportato una delle borchie in bronzo ai lati della lapide.

Quest'ultima apparirebbe anche scheggiata in alcuni punti e anche per questo non è escluso che possa trattarsi di un brutto gesto da parte di qualche cittadino per protestare contro l'operato dell'amministrazione: per quanto certamente meno "rossa" rispetto ad altre realtà toscane (tant'è che durante sul finire della Prima Repubblica ha governato anche la Democrazia Cristiana) Castiglion Fiorentino ha comunque una tradizione di sinistra e il centrodestra al governo del Comune (Agnelli è stato eletto per la prima volta nel 2014 e riconfermato per un secondo mandato anche al termine della tornata elettorale del 2019, con il 71% dei consensi) continua sotto alcuni aspetti a rappresentare un elemento di discontinuità. Anche se l'ipotesi più probabile porta sì ad un'azione volontaria, ma effettuata più che altro per appropriarsi di eventuali oggetti o manufatti da rivendere. Agnelli, dopo aver segnalato la questione, avrebbe per il momento deciso di non sporgere denuncia.

Il suo auspicio però è che le telecamere del circuito di videosorveglianza poste nella zona nella quale si trova il cimitero possano fornire presto indizi utili alle forze dell'ordine per risalire all'identità dell'autore del "raid". Specie se avvenimenti del genere dovessero ripetersi ulteriormente: diversi cittadini, nel manifestare la propria solidarietà al sindaco, hanno fatto notare come qualcosa di simile sia di recente accaduto anche alle tombe dei rispettivi parenti.

"Anche la tomba dei miei nonni nel Cimitero centrale ha subito il furto di una delle borchie in bronzo della lapide - ha chiosato Agnelli, stigmatizzando l'accaduto senza troppi giri di parole - all'infame che ha profanato questa come tante altre tombe in passato, il mio più sincero disprezzo nella speranza un giorno non molto lontano di poterlo identificare per una meritata denuncia".

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