Cronaca nera

"Hanno fatto un esorcismo". Così si è compiuta la strage di Palermo

È stata la figlia di Barreca, unica sopravvissuta alla strage, a dare fondamentali indicazioni per risolvere il caso della strage, indicando la presenza della coppia di amici di famiglia durante gli omicidi

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Sono sempre più agghiaccianti i particolari che emergono dalle indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, compiuta in un contesto di fanatismo religioso. L'unica persona sopravvissuta all'orrore di Giovanni Barreca è sua figlia 17enne, la maggiore dei tre. Gli altri due, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5, sono stati strangolati con una catena. La madre Antonella, invece, è stata prima uccisa e poi data alle fiamme. Il suo corpo è stato trovato sono nel tardo pomeriggio. Quando i carabinieri dell'Arma, ai quali Barreca si è consegnato domenica notte, sono entrati nell'abitazione dell'uomo hanno trovato una scena straziante davanti ai loro occhi.

La ragazzina si trovava nella sua cameretta, in evidente stato di choc, immobile e impietrita. I carabinieri sospettano che il genitore possa averla drogata con qualche sedativo. È stata costretta ad assistere al terribile omicidio dei suoi fratelli più piccoli e di sua madre, ed è stata costretta a vivere alcuni giorni in quella casa con i cadaveri delle persone più amate, uccide dall'uomo che l'avrebbe dovuta proteggere. La donna sarebbe morta almeno da una settimana mentre i due piccoli li avrebbe uccisi venerdì. "Hanno fatto un esorcismo per liberarci dal demonio", ha detto subito agli investigatori la ragazzina, usando il plurale. Un dettaglio che non è sfuggito a chi conduce le indagini. Lo stato di choc per il dramma enorme vissuto non le ha impedito di dare un contributo decisivo per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle di una tragedia inimmaginabile.

È stata lei a rivelare la presenza di altre due persone sulla scena del crimine, Massimo Carandente e la convivente Sabrina Fina, la coppia di amici di famiglia che ora si trova in carcere con l'accusa di triplice omicidio al pari di Barreca. In base a quanto finora emerso, contrariamente a quanto sospettato nelle prime fasi dell'indagine, quella della coppia non è stata una mera istigazione a commettere il delitto ma hanno contributo attivamente all'omicidio della donna e dei due figli di Barreca. Quello che è stato compiuto nella casa di Altavilla Milicia, infatti, viene descritto come un vero e proprio rito di purificazione per liberare la casa e i suoi occupanti dal demonio. L'uomo e i suoi amici, tutti fanatici religiosi, erano infatti convinti che la casa di Barreca fosse stata posseduta da Satana.

Da qui, nella loro visione distorta della realtà, la necessità di compiere il violento esorcismo, che altro non è stato se non un triplice omicidio che ha strappato alla vita un ragazzino di 16 anni, un bambino di 5 e una donna che, oggi, avrebbe compiuto 31 anni.

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