Cronaca nera

Hanno pestato, stuprato e umiliato la 19enne: chi sono le sette belve di Palermo

Sono sette i ragazzi indagati per violenza sessuale di gruppo: tre sono stati arrestati il 3 agosto mentre gli altri ieri. Uno è minorenne

Cantiere di Palermo dove è stata stuprata la 19enne da sette ragazzi
Cantiere di Palermo dove è stata stuprata la 19enne da sette ragazzi

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Ecco le belve di Palermo che hanno pestato, stuprato e umiliato la 19enne

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I loro messaggi choc e i dialoghi inequivocabilmente agghiaccianti hanno allibito l'intera opinione pubblica. Sette giovani palermitani sono arrestati ieri per la violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza di 19 anni. "Ma compà, ve lo immaginate se spuntiamo nel telegiornale?", commentavano ridendo tra loro nei dialoghi - riportati integralmente dal Giornale di Sicilia - mentre erano nella sala della polizia giudiziaria in attesa di essere interrogati.

I nomi dei presunti autori dello stupro hanno cominciato a circolare poco dopo gli arresti, avvenuti tra il 3 agosto scorso e le più recenti ore. Gli indagati per questa violenza sessuale di gruppo sono: Angelo Flores, 22 anni, Gabriele Di Trapani, 19 anni, Cristian Barone, 18 anni, Christian Maronia, 19 anni, Samuele La Grassa, 20 anni, Elio Arnao, 20 anni. Questi ultimi tre erano stati arrestati sedici giorni fa per ordine del Gip Clelia Maltese A questi si aggiunge quello del minore indagato (iniziali R.P.), in carcere come gli altri ma il cui nome non è stato al momento divulgato. In realtà quest'ultimo ha compiuto la maggiore età poco meno di un mese fa. Tutti questi sono nomi che rimarranno ben impressi nella mente degli abitanti di Palermo (e non solo) che nelle scorse ore sono venuti a conoscenza di una storia orribile che però merita di essere ascoltata e che si spera abbia la possibilità di risvegliare le coscienze su una violenza sempre più diffusa anche tra i giovanissimi.

Dopo che questi nominativi sono stati ufficialmente individuati, adesso si comincia ad avere più contezza dell'intera dinamica dei fatti, anche tramite le chat dei ragazzi. A incontrare la ragazza al mercato della Vucciria - che si trova nella tradizionale zona della movida della città - sarebbe stato Angelo Flores; quindi sarebbero arrivati gli altri e, a quel punto, sarebbe scattato il piano. Overro fare ubriacare la vittima per poi approfittare di lei. Nel momento in cui sei dei partecipanti la violentavano a turno e contemporaneamente, Flores avrebbe ripreso tutta la scena con un cellulare, probabilmente con l'intenzione di diffondere le immagini successivamente. Dopo di che lo stesso Angelo Flores avrebbe cancellato il file video compromettente per paura che la ragazza potesse denunciarlo.

Alcuni messaggi, che gli autori dello stupro di gruppo si sono scambiati, sono inequivocabili: "Ieri sera se ci penso un po' mi viene lo schifo. Eravamo 100 cani sopra una gatta, una cosa di questa l'avevo vista solo nei film porno", ha scritto uno di loro nella chat comune. Si tratta di una delle tante frasi oscene. "Quello che la struppiò (le fece molto male, ndr) è stato Cristian (Barone, ndr)", diceva Samuele La Grassa aggiungendo altri particolari gravissimi: "Vedi che... oltre a questo, i pugni...". Elio Arnao completava il concetto: "Minchia c'era che non ansimava più, faceva ahia ahia...". La Grassa: "I pugni ci davano e pure gli schiaffi... Non respira...". I ragazzi si giustificavano in modo ripugnante anche davanti alla madre di La Grassa ("Era molto profonda e aperta") mentre Maronia tentava di giustificarsi: "Era eccitata, non è vero...", per poi profetizzare "ora ci mettono tutti nella stessa cella". Lo stesso Maronia, tra i vari messaggi ritrovati nei telefonini, avrebbe riconosciuto che "lei non voleva, faceva: no, basta!".

Un'affermazione che suona tremendamente come un'ammissione di colpevolezza.

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