Cronache

"Abbiamo visto Lotti e Legnini" Così la "cricca" voleva gli appalti

Nuovi elementi si aggiungono alla vicenda della presunta "cricca" che mirava per ottenere appalti nella pubblica amministrazione

"Abbiamo visto Lotti e Legnini" Così la "cricca" voleva gli appalti

Nuovi elementi si aggiungono alla vicenda della presunta "cricca" che mirava a ottenere appalti nella pubblica amministrazione. Di fatto al centro della vicenda c'è sempre Raffaele Pizza che secondo gli inquirenti stava brigando per ottenere la concessione esclusiva del sistema Tiap, il "Trattamento informatizzato Atti Processuali", in uso anche alla procura di Roma. Secondo quanto riporta Repubblica, lo stesso Pizza e altri due imprenditori erano arrivati al vice presidente del Csm Giovanni Legnini, poi volevano agganciare il sottosegretario Luca Lotti, hanno incontrato alcuni parlamentari del Pd, e hanno pensato di contattare Marco Carrai.

Ed è proprio su questo intreccio di contatti che la procura di Roma ha aperto un nuovo filone di indagine. Sempre secondo le carte dell'inchiesta gli imprenditori Danilo Lucangeli, di Sky Media, e Gianni Nastri, legale rappresentante di Siline spa e di Europower Technologies, società di diritto inglese sarebbero i più attivi nel giro di contatti per ottenere gli appalti. Ma non finisce qui. Nella fitta rete di contatti, secondo l'informativa della Guardia di Finanza ci sarebbero anche Roberto Rao consigliere economico del ministro della Giustizia Orlando, Gianni di Pietro, vicino a Legnini e Agostino Ragosa, ex direttore Agenzia per l'Italia digitale". I finanzieri con alcune cimici intercettano una conversazione che adesso fa parte dell'inchiesta. In un incontro nello studio di via in Lucina a Roma, il 15 gennaio, ci sono Pizza, Lucangeli, Nastri e Ragosa sono nello studio di via Lucina. Nel locale ci sono anche gli onorevoli Antonio Marotta (Ncd) e Luca Sani (Pd). Lucangeli afferma: "Dobbiamo immaginare il percorso politico commerciale per far sì che la Presidenza del Consiglio faccia questo decreto ministeriale per il riuso del software Tiap con soluzioni tecnologiche innovative, perché di fatto questo software di proprietà del ministero della Giustizia è già in uso alle procure più importanti, è già stato validato da Ernesto Carbone (deputato pd, fa parte della segreteria del partito)". E ancora. "I soggetti da andare a sentire sono il ministro Orlando, eventualmente anche il Csm...". Poi parla proprio Pizza: "Con il vice presidente del Csm (Legnini), no, non c'è problema". Poi Pizza alza il tiro: "Ma Carrai che interesse ha su 'ste cose? Potrebbe essere funzionale? Io ti faccio una domanda di potere... no di cazzo... te lo dico io come dobbiamo fare... questa è un'opzione". Ed è in questo momento che viene fatto il nome di Lotti che sarebbe "l'opzione" da valutare.

Ma qualcuno si è già mosso come afferma Lucangeli: "La Engeneering si è incontrata con Lotti, è una notizia certa".

Commenti