Cronache

"Le accuse contro il Papa sono infondate e stupide"

Il cardinale Kasper risponde alle critiche sollevate nei confronti del papa. Argomentazioni "vecchie" che non influirebbero sul pontificato di Bergoglio

"Le accuse contro il Papa sono infondate e stupide"

Il cardinale Walter Kasper, da sempre molto vicino a Papa Bergoglio, è intervenuto sulle critiche mosse nei confronti del pontefice argentino in questi cinque anni di pontificato.

All'interno di un'intervista rilasciata a Panorama, il porporato tedesco ha definito "stupide" e "infondate" le accuse sollevate dai cosidetti tradizionalisti. Tanto rumore, insomma, che però avrebbe inciso poco sul magistero e sulla pastorale di Papa Francesco. "Falso", "ingeneroso" e "fuorviante" sarebbe l'atto di etichettare il papa a comunista. Una definizione che sempre più spesso viene associata all'ex arcivescovo di Buenos Aires.

Kasper ha specificato che "è il Vangelo di Cristo che ci impone di aiutare poveri e oppressi, e condannare le ingiustizie" e che "il comunismo non c'entra". Il Papa ha risposto personalmente a queste critiche attraverso l'esortazione apostolica Gaudete et Exsultate. Il cardinale è tornato anche sul caso delle dimissioni di monsignor Dario Edoardo Viganò, che dopo il caso della lettera di Joseph Ratzinger sugli undici libretti riguardanti La teologia di Papa Francesco, si è dimesso dal ruolo di prefetto di Segreteria per la Comunicazione.

Bergoglio, però, dimostrando di avere ancora fiducia nel prelato italiano, ha creato un assessorato ad hoc in modo che Viganò potesse continuare la riforma mass-mediatica. Kasper al riguardo ha dichiarato che: "Sul caso Viganò tutto è stato chiarito. Il Prefetto - ha sottolineato l'uomo che starebbe lavorando alla cosiddetta "messa ecumenica" - ha fatto un passo indietro per evitare di coinvolgere ulteriormente il papa, attraverso la sua persona, da accuse strumentali per aver pubblicato la sintesi di una lettera di Benedetto XVI. Lo ha fatto in coscienza per non esporre il papa emerito in una polemica tra teologi". Il caso, quindi, potrebbe essere stato in qualche modo gonfiato ad arte. Non esisterebbe, in ogni caso, una vera e propria contrapposizione teologica tra i due pontificati e tra i due papi.

Bergoglio, ancora, non starebbe stravolgendo la dottrina, come invece sostengono alcuni blog e siti d'area cattolica che sono arrivati, in alcune circostanze e in riferimento alle presunte "svolte dottrinali", a parlare di "eresia".

Kasper, che ha difeso a spada tratta anche il dialogo ecumenico con i protestanti, ha lasciato intendere che i critici di Francesco sono soliti utilizzare argomentazioni "vecchie", mentre l'argentino starebbe adottando linguaggi nuovi più consoni alle esigenze culturali della contemporaneità.

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