Cronache

Adesso Papa Francesco stravolge il Consiglio dei cardinali

Papa Francesco cambierà almeno tre dei cardinali membri del C9. Intanto cresce l'attesa per la risposta del Vaticano al "dossier Viganò: dovrebbero arrivare novità già in giornata

Adesso Papa Francesco stravolge il Consiglio dei cardinali

Il C9, il minidirettorio di cardinali creato da papa Francesco per riformare nel profondo la Curia di Roma, cambierà composizione. Questa è la prima novità emersa durante la prima riunione svoltasi ieri. Noi de IlGiornale.it avevamo parlato di un rimpasto già in tempi non sospetti. L'approvazione della nuova Costituzione Apostolica, che rappresenta il prossimo grande passo in programma, necessita, del resto, della presenza di canonisti.

Tre dovrebbero essere i porporati "costretti" a subire il turn over. Vedremo tra poco di chi si tratta.

La Santa Sede è quasi pronta a rispondere alle accuse mosse da monsignor Carlo Maria Viganò: ecco la seconda decisione resa nota poche ore fa. Ad annunciarlo è stato lo stesso consiglio dei cardinali, che ha espresso la sua "piena solidarietà" al pontefice argentino. Persino Steve Bannon, dopo il presidente Donald Trump, si è affrettato a prendere le parti dell'ex arcivescovo di Buenos Aires: "Non possiamo avere memo, lettere e accuse. Il Papa proviene da una catena ininterrotta, è il Vicario di Cristo sulla Terra. Non ti siedi lì e dici 'Penso che dovresti dimetterti'". L'Alt-right, forse contro più di qualche previsione, ha optato per non sposare la causa dell'ex nunzio apostolico. Ma Bannon ha anche dichiarato di lavorare alla creazione di un tribunale indipendente "per scavare negli scandali nel braccio americano della Chiesa cattolica".

Si vocifera che in Vaticano stiano valutando se comminare o no delle sanzioni a Viganò. A dirlo, in maniera piuttosto allarmata, sono siti e ambienti tradizionalisti. Nel frattempo, attraverso questo pezzo pubblicato da Vatican Insider, sembra emergere che Benedetto XVI avesse richiesto, non imposto e/o sanzionato, al cardinal McCarrick di tenere un "basso profilo" già nel 2007. Un dettaglio che contribuirerebbe a provare la presenza d'incongruenze temporali all'interno del memoriale con cui Viganò ha accusato Bergoglio.

Veniamo, infine, ai porporati che dovrebbero essere sostituiti all'interno del C9: George Pell, prefetto per la Segreteria per l'Economia si trova in Australia, dove si sta difendendo da accuse di abusi e coperture; Il cardinale cileno Errázuriz è stato citato dalle vittime del macroscandalo cileno; il cardinale Kinshasa Laurent Monsengwo Pasinya ha invece settantanove anni e si starebbe preparando, per un fatto unicamente anagrafico, ad abbandonare il suo scranno all'interno del Consiglio dei cardinali.

Sono attese novità in giornata.

Sia su su queste "sostituzioni" sia sulla risposta ufficiale della Santa Sede al cosiddetto "dossier Viganò".

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