Cronache

Aggressione al capotreno, preso il quarto latinos

Era il proprietario dell'arma, a casa sua i poliziotti hanno trovato il fodero. Si è consegnato spontaneamente: il suo nome era stato fatto dall'aggressore

Aggressione al capotreno, preso il quarto latinos

Si costituisce il quarto componente della gang di latinos Ms13, responsabile dell'aggressione con un machete al capotreno nella stazione del passante Trenord di Villapizzone. Si tratta di "Pajaro Loco", il proprietario dell'arma. Andres Antonio Lopez Barraza è un salvadoregno di 36 anni. È stato proprio lui a contattare la polizia da casa sua in viale Bligny. Nell'appartamento custodiva il fodero del machete. L'uomo si sarebbe affiliato alla banda già nel Paese d'origine, come dimostrano i numerosi tatuaggi sul corpo.

Il suo nome era stato fatto, davanti ai magistrati agli agenti della Squadra mobile che stanno indagando sulla gravissima aggressione, da Josè Emilio Rosa Martinez, il 19enne che ha confessato di aver sferrato il colpo di machete.

Il giovane latinos ha indicato il quarto componente del gruppo, come il proprietario dell'arma. Dicendosi "dispiaciuto", ha raccontato i dettagli della serata a base di vodka conclusa con la brutale aggressione in treno, mettendo a verbale di aver preso in prestito l'arma proprio da "Uccello pazzo".

Il 36enne aveva nascosto il machete in un cespuglio di un parco in cui il gruppo stava bevendo con gli amici prima di salire sul passante ferroviario. Secondo quanto aveva spiegato Martinez, e "ho chiesto il permesso. (...) Ha detto che potevo prenderlo, e quindi l'ho nascosto all'interno dei pantaloni che indossavo". I poliziotti, coordinati dall'aggiunto Alberto Nobili e dal sostituto Lucia Minutella, hanno trovato il fodero dell'arma a casa di Pajaro e sua madre ha raccontato che quella sera il figlio, una volta rientrato, ha azionato la lavatrice e intorno alle ore 5 circa del mattino aveva steso la biancheria.

L'intento del 19enne, secondo quanto raccontato al gip, era quello "di spaventare i controllori". Per il giudice, però, il ragazzo aveva la "volontà di uccidere", al punto che avrebbe mirato"in direzione del capo o comunque di altre parti vitali". E avrebbe sferrato un "fendente" anche al collega.

li altri due arrestati, Jackson Jahir Lopez Trivino, detto "Peligro", e Alexis Ernesto Garcia Rojas, noto come "Smoking", sono accusati di "concorso, quantomeno morale" nelle aggressioni, avendo anche "incitato allo scontro".

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