Cronache

Aosta, schiaffi e minacce al preside dal marito di un’insegnante

Il marito dell'insegnate si è presentato dal preside e ha minacciato: "Se ti incontro per strada ti stendo"

Aosta, schiaffi e minacce al preside dal marito di un’insegnante

Schiaffi insulti e anche la minaccia finale "prega Dio che io non ti incontri per strada perché altrimenti ti stendo". Parole dure, parole che sarebbero state pronunciate da un un medico dell'ospedale Parini di Aosta. Frasi che di certo hanno colpito e lasciato attonito Mario Andolfi, 64 anni, dirigente scolastico della Monte Emilius 3 di Charvensod che racconta la vicenda sulle pagine de La Stampa.

L'irruzione a scuola

"Avevo la porta aperta e stavo parlando con una professoressa. All'improvviso vediamo venire avanti in modo spedito un uomo. Stavo per dirgli che la segreteria era dall'altra parte ma lui è entrato, mi ha preso per l'avambraccio e mi ha dato uno schiaffo. Sono rimasto senza parole, come la docente accanto a me. Non capivamo cosa stesse succedendo. L'uomo mi ha lanciato insulti di ogni tipo, tenendomi anche per le braccia: mi ha coperto di "deficiente", "pezzo di...", "hai umiliato mia moglie" spiega Andolfi.

In aiuto del del 64enne interviene un tecnico informatico, avvertito da una docente che stava assistendo all'assalto del medico. "L'uomo, che continuava a insultarmi, ha detto "Non mi spingere via" al tecnico che cercava di farlo uscire. A quel punto ho chiamato il 112 e ho chiesto l'invio di una pattuglia di carabinieri. Quando l'uomo ha sentito la telefonata se ne è andato via velocemente".

Andolfi spiega al quotidiano torinese che ha sporto denuncia contro l'aggressore. Non solo: ha fatto anche una segnalazione all'Ordine dei medici e all'Ausl VdA. "Chiaramente - spiega - ho anche riportato tutto alla sovrintendenza agli studi. Non mi sarei mai aspettato una situazione del genere e nei giorni successivi all'aggressione ho riflettuto alla componente di violenza gratuita, ma soprattutto di premeditazione del gesto. Questo signore è partito apposta da casa per venire a insultarmi, picchiarmi e intimidirmi".

I motivi dell'aggressione

A scatenare l'ira dell'aggressore sarebbe un episodio risalente a qualche giorno prima. "L'antefatto risale a lunedì - racconta il preside - quando la docente mi ha cercato per parlarmi. Io però ero in una riunione con il mio staff e non ho potuto risponderle. Il mattino dopo mi intercetta al piano per domandarmi quando poteva parlarmi e io le faccio presente che nel pomeriggio ci sarebbe stato il Collegio docenti. A quel punto lei mi dice che non sa a chi lasciare il figlio di un anno e io rispondo che non sono problemi miei e che l'incontro era già calendarizzato da settembre. Lei insiste e io ribadisco: 'Non sono problemi miei'".

La donna ribatte che porterà il piccolo all'incontro. Andolfi ribatte con un "non è assolutamente possibile". Il racconto prosegue: "Ma quel martedì pomeriggiosi è presentata con il figlio e io le ho fatto presente che il suo comportamento sarebbe stato oggetto di un provvedimento disciplinare".

Ora sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.

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