Cronache

Lunghe code in Liguria: adesso scatta l'indagine

Ultima chiamata per Aspi: nuova proposta entro weekend o sarà revoca. Toti pronto a chiedere i danni al governo

Lunghe code in Liguria: adesso scatta l'indagine

Il caos che coinvolge le autostrade liguri non tende sbloccarsi. Adesso la procura di Genova, a fronte di molti esposti, tra i quali quello della Regione Liguria, ha aperto un fascicolo sui disagi causati dai cantieri dovuti alle ispezioni e agli interventi per mettere in sicurezza le gallerie presenti sulla rete autostradale ligure.

La procura apre un fascicolo

I magistrati hanno chiestio chiarimenti direttamente al ministero dei Trasporti e ad Aspi riguardo le modalità, le tempistiche degli accertamenti e sulla anticipazione della fine delle ispezioni e il differimento degli interventi meno urgenti. Nel fascicolo aperto dalla procura sono contenuti anche gli esposti fatti dalle pubbliche assistenze del Levante che hanno denunciato ritardi nell’assistenza ai pazienti e nel trasporto in ospedale. Molte le ambulanze e le automediche che sono rimaste bloccate negli ingorghi stradali.

Lo scontro tra la Regione Liguria e il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sembra destinato a darsi appuntamento in tribunale. Il presidente Giovanni Toti ha affermato di essere "pronto a chiedere i danni. Presenteremo al tribunale civile di Genova una richiesta formale di risarcimento che cercheremo di quantificare attraverso adeguate perizie". Della stessa idea del governatore anche albergatori, trasportatori e terminalisti del porto. Intanto sulle autostrade si accumulano chilometri di code. Sulla A26 si sono registrati fino a 8 chilometri di coda in direzione Voltri.

L'ultimatum: una nuova proposta entro il w-e

L’idea del Mit di terminare i cantieri entro il 10 luglio sembra ormai naufragata. C’è chi parla del 15 e chi addirittura di sabato 18. Autostrade, nella persona dell'ad Tomasi, ha risposto di essere disposta a rivedere il piano, ma a patto che la revisione sia concordata col concedente. Il governo pretende da Autostrade per l'Italia una nuova proposta entro il fine settimana, che tuteli l'interesse degli italiani a partire dalla revisione delle tariffe, da risorse compensative e da cambio di passo su manutenzione e controlli. Oltre a sanzioni in caso di inadempimento alle manutenzioni. L'ultimatum vorrebbe così risolvere il contenzioso creatosi dopo il crollo del Ponte Morandi. Le proposte avanzate finora non sarebbero state ritenute soddisfacenti e non possono interrompere la procedura di risoluzione della concessione ad Autostrade per l'Italia.

Situazione drammatica

Mario Mattioli, presidente di Confitarma, in una nota ha spiegato che "la drammatica situazione delle autostrade liguri, che da troppi giorni causa rallentamenti della circolazione, non è più sostenibile non solo viene duramente penalizzata tutta la filiera della logistica del trasporto e di conseguenza l'attività dei porti liguri ma anche i nostri armatori stanno registrando forti danni alla loro operatività già seriamente colpita dalle conseguenze della pandemia Covid19".

Mattioli ha quindi chiesto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di intervenire immediatamente e con decisione per riorganizzare al più presto i lavori sulle autostrade liguri e per consentire all'intero sistema dei trasporti e in particolare al settore marittimo di riprendere in maniera efficace l'attività che è fondamentale per l'economia non solo della Liguria, ma di tutta l’Italia.

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