Cronache

Bambino di 7 anni sospeso da scuola: "Fatelo curare"

Il preside dell'Istituto: "La sospensione è stata chiesta dall'insegnante di Andrea, ma in questa storia abbiamo perso tutti. La verità è che non sapevamo più che cosa fare"

Bambino di 7 anni sospeso da scuola: "Fatelo curare"

Colpevole di avere gettato a terra i libri dei compagni, di aver spezzato diverse matite e di essere fuggito troppe volte lungo le scale, Andrea, un bambino di 7 anni, è stato sospeso da scuola per undici giorni.

La comunicazione, scritta dal preside e inviata alla famiglia, faceva riferimento a un decreto del 1928: "I comportamenti di vostro figlio, ripetuti, costanti ed ingravescenti, esplosivi, oppositivo-provocatori, sono patologici, da gestire in adeguata sede di cura e non in contesto scolastico".

Come racconta Repubblica.it, l'ultima mattina a casa è scaduta martedì scorso, ma Andrea nella seconda elementare dell'istituto da cui è stato allontanato, scuola parificata a dirigenza religiosa nel cuore di Parioli, a Roma, non è tornato perché i suoi genitori lo hanno trasferito in un istituto pubblico.

La scuola, nata come una piccola privata di quartiere e nel tempo, prendendo le certificazioni Cambridge e puntando sul bilinguismo, è cresciuta fino a ottenere la parificazione a una pubblica, è frequentata da figli di persone piuttosto facoltose vista la rata annuale di cinquemila euro. Ad oggi, l'istituto è guidato da un insegnante di musica.

La famiglia si è accorta delle difficoltà del bambino quando ha iniziato a imparare l'alfabeto: Andrea fatica a riconoscere le lettere, inciampa sulle consonanti e presto si trova indietro rispetto ai compagni. La scuola non ha personale adatto e quindi i genitori provvedono a una logopedista privata e si rivolgono a una psicologa. Racconta la madre: "Dopo alcune settimane in classe è arrivata una terapista di sostegno, giovane, poco adatta". Due ore al giorno. Anche questa viene inizialmente pagata dalla famiglia, ma "non può rilasciare ricevuta perché sprovvista di abilitazione".

Ma la situazione non sembra migliorare: "Se continui così perdi l'anno" oppure "Non stai al passo", sente dire in classe Andrea. Nonostante la logopedista privata ribadisca più volte che il bambino "non ha problemi cognitivi, solo un ritardo nella lettoscrittura", Andrea finisce spesso in corridoio.

"Un giorno" - racconta il preside - "mentre la sua compagna di banco festeggiava il compleanno in classe l'alunno ha staccato un fermafogli di alluminio e glielo ha puntato in un occhio. Cercava attenzione, siamo sbiancati". A questo punto è arrivata la sospensione di undici giorni.

Alcune madri raccontano: "La scuola ha finito per isolare una famiglia, come già aveva fatto in passato quando una maestra era stata contestata per i metodi aggressivi ". Ancora il preside: "La sospensione è stata chiesta dall'insegnante di Andrea, ma in questa storia abbiamo perso tutti. La verità è che non sapevamo più che cosa fare".

Ora all'istituto parificato di Roma Parioli arriveranno gli ispettori del ministero dell'Istruzione.

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