Cronache

Bari, al via lo smantellamento delle tende nel Palagiustizia

A togliere la tendopoli la protezione civile pugliese su richiesta del presidente del Tribunale di Bari

Bari, al via lo smantellamento delle tende nel Palagiustizia

Tempo un mese ed ecco che la tendopoli della giustizia a Bari viene smantellata. Avrebbe dovuto sostituire il palazzo della giustizia dichiarato inagibile, ma è durata poco. La Protezione civile pugliese sta, infatti, smantellando le tende allestite nel parcheggio del Palagiustizia di via Nazariantz, su richiesta del presidente del Tribunale di Bari, Domenico De Facendis. Le tre tensostrutture, due da settantacinque metriquadri e una da duecento metriquadri, erano state installate lo scorso 26 maggio per celebrare le udienze di rinvio dei processi penali senza detenuti, non potendosi tenere nel Palazzo di Giustizia a rischio crollo.

Sono state utilizzate per le udienze dal 28 maggio al 22 giugno, tra temperature afose, zanzare, gatti e allagamenti a causa dei temporali. Insomma le tende si sono rivelate più inagibili del palazzo di giustizia. Condizioni al limite del paradossale. Persino la frase solenne "la legge è uguale per tutti" era scritta su un pezzo di carta. Con il decreto legge del nuovo Governo sono state sospese tutte le udienze penali a partire dal 25 giugno tranne quelle urgenti relative a misure cautelari, sequestri e processi con imputati in carcere o agli arresti domiciliari.

Intanto per il 3 luglio è stata chiesta un'audizione a cui parteciperanno anche i tecnici del settore urbanistico per conoscere e poter valutare l'assoluta inagibilità del Tribunale. Lo fa sapere in una nota Giusi Bartolozzi, deputata di Forza Italia e componente della Commissione Giustizia.

Sul caso si è interessato anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha promesso provvedimenti per una soluzione della vicenda. Intanto si è alla ricerca di una nuova sede unica per gli uffici giudiziari in attesa della realizzazione del nuovo Polo della Giustizia nelle caserme dismesse 'Capozzi' e 'Milano' secondo un accordo preso lo scorso gennaio.

L'intesa era stata firmata dal direttore generale delle risorse materiali e delle tecnologie del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria Antonio Mungo, dal direttore generale dell'Agenzia del demanio Roberto Reggi, dal presidente della Corte d'Appello di Bari, Francesco Cassano, dal Procuratore generale Annamaria Tosto e dal provveditore interregionale per le opere pubbliche di Campania, Molise, Puglia e Basilicata, Roberto Daniele.

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