Cronache

Bimba di 15 mesi finisce in ospedale: aveva bevuto latte scaduto

Una bimba di 15 mesi è finita in ospedale per aver bevuto del latte scaduto comprato in un negozio. La mamma, avvocato, ha subito presentato denuncia presso i carabinieri

Bimba di 15 mesi finisce in ospedale: aveva bevuto latte scaduto

Una bimba di 15 mesi è finita in ospedale per aver bevuto del latte scaduto ormai da diversi mesi. L'alimento in questione era stato comprato poco prima dalla sua mamma in un negozio di Anacapri. Subito dopo averlo consumato però, la piccola aveva iniziato a stare male, vomitando in modo abbondante, ed era stata quindi portata di corsa nell’ospedale dell’isola. Fortunatamente, curata dai sanitari della struttura ospedaliera, adesso la bimba sta bene, e la sua mamma, un giovane avvocato di Capri, residente ad Anacapri, ha subito presentato denuncia presso i Carabinieri nei confronti dei titolari dell'esercizio commerciale, che secondo la donna le avrebbero venduto la merce scaduta.

La bimba piangeva senza sosta e vomitava

L'episodio si è verificato ad Anacapri nelle scorse ore. La bimba, dopo aver ingerito il latte per lo svezzamento, aveva iniziato a sentirsi male, vomitando e piangendo senza sosta per i forti dolori al pancino. Per questo motivo il genitore aveva deciso di portare immediatamente la figlia all'ospedale 'Capilupi’ di Capri. La banbina non sarebbe arrivata in gravi condizioni e adesso starebbe già meglio. Infatti, il personale medico della struttura ospedaliera aveva subito pensato a rassicurare la giovane mamma che il malessere della piccola era dovuto al latte avariato che, grazie al vomito, la bimba aveva già in gran parte espulso dal suo corpicino. I sanitari hanno prestato le cure necessarie alla piccola che è stata definita fuori pericolo.

Il latte era scaduto dallo scorso gennaio

La donna, dopo essersi assicurata che la figlia stesse realmente bene, si è quindi recata presso la stazione dei carabinieri di Anacapri, suo comune di residenza, per sporgere denuncia nei confronti dei titolari del punto vendita del supermercato in cui aveva acquistato la bottiglia dell’alimento avariato. I militari hanno aperto un fascicolo e nelle prossime ore verificheranno l'eventuale presenza di altri alimenti scaduti nel negozio e ancora in vendita.

Quando la figlia aveva cominciato a non stare bene, la sua mamma aveva subito avuto l’idea di controllare la data di scadenza del latte che la figlia aveva bevuto pochi minuti prima dell'improvviso malessere: sulla confezione c’era scritto come limite consigliato per il consumo dell’alimento il 10 gennaio 2022, ed era quindi scaduto da diversi mesi ma, nonostante ciò, era stato venduto regolarmente, senza che nessuno presente in negozio si preoccupasse di toglierlo dagli scaffali e vietarne la vendita.

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