Cronache

I No Tav adesso assaltano pure le chiese Ma Monti e Hollande: "La Torino-Lione si farà"

Assalto alla cattedrale di Susa. Il Pd contro i finti pacifisti del movimento "No Tav". Sale la tensione. Monti e Hollande: "Si tratta di un'opera di fondamentale importanza"

Nuovo assalto degli antagonisti No Tav. In occasione della Santa Messa nella cattedrale di Susa, un gruppo di militanti si sono avvolti nelle bandiere "No Tav" e hanno tentato di portare all’altare un cestino contenente alcuni lacrimogeni e, al momento della preghiera dei fedeli, hanno tentato di leggere delle intenzioni di preghiera. L’episodio, avvenuto domenica scorsa, è stato denunciato solo questa mattina dal parlamentare del Pd Stefano Esposito: "I 'No Tav' come novelli Templari combattono la loro Crociata contro tutti e tutto, avendo perfino perso il rispetto per le cose sacre". Al termine dell’incontro con il presidente francese Francois Hollande, il premier Mario Monti ha spiegato che "il prossimo vertice bilaterale Italia-Francia a Lione è un segno concreto della volontà di completare l’opera di fondamentale interesse qual è il treno alta velocità Torino-Lione".

Esposito è sorpreso dal fatto che gli antagonisti della Val Susa abbiano utilizzato l’offertorio per portare all’altare bossoli di lacrimogeni o la preghiera dei fedeli per leggere proclami contro l'Alta velocità. In realtà, negli ultimi anni di protesta, i no global, i black bloc e i manifestanti del movimento "No Tav" hanno aggredito, intimidito, ferito svariati agenti delle forze dell'ordine, hanno insultato e tenuto sotto scacco un'intera valle e hanno più volte preso in giro i valori democratici di questo Paese. L'irruzione nella cattedrale di Susa è solo uno degli ultimi blitz ad opera dei "No Tav". Esposito ha fatto notare che si tratta di gesti che "non possono essere certo etichettati come di pace". D'altra parte, anche i sedicenti pacifisti e nonviolenti non hanno mai condannato le gravi violenze commesse in Valle di Susa dalle frange più violente del movimento. Adesso, però, sorge il dubbio che dietro al blitz di domenica scorsa ci sia l’intenzione di contestare i vertici della chiesa locale, impegnati in una riorganizzazione delle parrocchie o di colpire chi, come il vescovo di Susa monsignor Alfonso Badini Confalonieri, non ha mai voluto "benedire" il movimento No Tav.

Ricordando che Badini Confalonieri ha sempre svolto "appieno il compito che spetta a un pastore in una situazione ambientale molto complessa e difficile", Esposito ha espresso al vescovo e al parroco "rispetto per come hanno gestito il tentativo di strumentalizzare perfino una celebrazione eucaristica".

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