Cronache

Bologna, siringhe a scuola: il preside barrica gli studenti

Due edifici scolastici della città sono circondati da un giardino dove i ragazzi sono soliti trascorrere la ricreazione. Ma tra gli alberi si nascono decine di aghi e siringhe

Bologna, siringhe a scuola: il preside barrica gli studenti

Decine di siringhe e di aghi sparsi a terra nell'area verde tra due scuole. È quanto si trovano sotto agli occhi ogni mattina i docenti e i giovani alunni della succursale elementare Casaralta e della media Zappa di via Saliceto, a Bologna.

I due edifici scolastici, dove studiano circa 400 studenti, sono circondati da un giardino dove i ragazzi sono soliti trascorrere la ricreazione. Ma tra gli alberi e i cespugli si nascono anche decine di aghi e siringhe. Una situazione pericolosa che da anni i genitori degli studenti denunciano con numerose segnalazioni. Come spiega il Resto del Carlino, l'ultima è arrivata pochi giorni fa. Sempre più preoccupate per l'incolumità dei propri figli, le famiglie hanno chiesto un intervento per eliminare il problema in modo definitivo. "Adesso basta. Non è possibile che tutte le volte che i bambini escono, qualcuno rischia di farsi male. L'incidente è sempre in agguato", hanno tuonato i genitori degli alunni della scuola elementare.

Così il preside Adriano Rovinazzi ha deciso di dare un segnale forte, vietando a tutti l'ingresso nell'area verde. "Per motivi di sicurezza - si legge in una nota del dirigente - si dispone di non utilizzare in alcun modo l'area esterna, in particolare il giardino e le pertinenze esterne all'edificio". I controlli di tutto il personale scolastico non mancano, ma ora sono necessarie "verifiche, sopralluoghi e la conseguente messa in sicurezza dell'area da parte dei servizi comunali".

Come riporta il quotidiano, i genitori degli studenti si sono scagliati contro il camper del SerT che, da almeno vent'anni è parcheggiato vicino ai due istituiti e offre servizio mobile ogni mattina mentre gli alunni sono sui banchi. "Non credo quelle siringhe siano di pazienti che abbiamo in carico noi. Dietro al camper, c'è un progetto ben specifico. I nostri pazienti, poi, sanno bene che, se non si comportano seguendo le regole, è a rischio il servizio stesso. Ecco perché chi accede stipula una sorta di contratto terapeutico con noi", ha dichiarato la dottoressa Raffaella Campalastri, che dirige il programma Dipendenze patologiche e Assistenza dell'Ausl.

Genitori e docenti però continuano a trovare siringhe e aghi nell'area verde. E la loro preoccupazione cresce di giorno in giorno.

"È un continuo via vai", ha dichiarato una mamma, mentre c'è chi si domanda da anni perché il camper del SerT resti parcheggiato vicino alle scuole.

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