Cronache

Il campionato di nascondino: "Lo portiamo alle Olimpiadi"

In Brianza si è svolto il campionato mondiale di nascondino. In Giappone sognano di portarlo ai giochi olimpici. "Ci divertiamo tornando bambini"

Il campionato di nascondino: "Lo portiamo alle Olimpiadi"

"Tana libera tutti". Nascondino non è più solo un gioco per bambini. Esiste una competizione mondiale del gioco più amato dai piccoli e ricordato con piacere dai grandi.

Nel fine settimana appena trascorso a Borgo Consonno (Lecco), in Brianza, 320 persone divise in 64 squadre si sono affrontate per portare a casa il trofeo "Foglia di fico d'oro" che consacra la migliore formazione. Quella che sa nascondersi meglio e scattare verso la tana senza farsi edere.

La nascita del campionato di nascondino

"Tutto è nato per caso - racconta al La Stampa Simone Montanari - Durante la mia festa di compleanno ci siamo messi a giocare a nascondino come facevamo da piccoli. Abbiamo puntato in alto: perché non fare i mondiali?".

Per la prima volta da quando è nata la gara (era il 2010) si sono presentate anche cinque squadre straniere. Francia, Svizzera, Belgio e Stati Uniti. Le regole sono quelle di sempre, quelle che ogni bambino conosce. "Un cercatore neutro - scrive il quotidiano torinese - conta per un minuto. Mentre i giocatori si disperdono tra gli ostacoli e scattano verso la tana. Le squadre sono distribuite in quattro gironi, ad ogni mache prende parte un rappresentante di ciascuna".

Nient'altro. In fondo non c'è nulla di più facile di giocare a nascondino. Con il sogno, un giorno, di vedere la disciplina tra quelle accettate alle Olimpiadi. In Giappone ci stanno già provando.

Chissà se un giorno esulteremo per una medaglia d'oro al grido: "tana libera tutti".

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