Cronache

"Cassino capitale europea della cultura 2024"

Candidata per l'anno in cui si ricorderà l'80esimo della ditruzione dell'abbazia

"Cassino capitale europea della cultura 2024"

Il faro del Medioevo si prepara a riaccendere le luci. Cassino e la sua abbazia traboccano storia e saperi, e il sindaco ciociaro Carlo Maria D’Alessandro ha pensato di valorizzare questo retaggio unico candidando la città a capitale europea della cultura nel 2024. Anno in cui, ricorda D’Alessandro, “ricorrerà l’ottantesimo anniversario della distruzione dell’abbazia di Montecassino e della città”. E così, visto il ruolo cruciale del monastero e dei monaci amanuensi che lo abitavano nello sviluppare e diffondere le conoscenze, gettando le basi della moderna cultura europea, ecco l’idea di correre per l’obiettivo. “Il tempo non ci manca – continua il sindaco - e sono convinto che insieme all’abbazia di Montecassino e alla nostra diocesi potremo mettere in piedi un progetto credibile per la valorizzazione di questa porzione di territorio”. Un progetto a lunga scadenza, i cui frutti saranno raccolti dalla prossima amministrazione. Ma per il primo cittadino “occorre pensare alle prospettive di sviluppo future di una città indipendentemente dalla scadenza dei mandati elettivi”. L’occasione, conclude il sindaco, è “un’eccellente opportunità per riqualificare le città, potenziare il profilo internazionale, valorizzare l’immagine dei luoghi agli occhi degli abitanti, ridare vitalità alla cultura e rilanciare il turismo”.

E se la proposta raccoglie subito il sì convinto di don Donato Ogliari, abate di Montecassino, sulla stella linea c’è anche il rettore dell’università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, Giovanni Betta. “È una proposta importante”, esordisce il rettore, spiegando che si tratta di una “straordinaria occasione” e che, “come sta avvenendo per la proposta di inserire Montecassino tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco, la candidatura a capitale europea della cultura vedrà certamente la nostra università lavorare in sinergia con il comune e le altre istituzioni coinvolte”. Anche la delegata di Betta per la diffusione della cultura e della conoscenza, Giulia Orofino, sostiene il progetto.

“Montecassino è stato il fulcro della formazione e della trasmissione della cultura in Europa, e la recente storia di Cassino dimostra che la città può accreditarsi come moderno luogo di recupero attivo di memoria e di pacificazione interculturale”.

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