Cronache

A Catania va in scena il "baby pride" con le Drag queen

Un baby pride nel corso del gay pride: questa è l'iniziativa svoltasi a Catania lo scorso venerdì. Il luogo che ha ospitato l'evento? La sede della Cgil

A Catania va in scena il "baby pride" con le Drag queen

Il mese dell'orgoglio gay si è chiuso ieri, con la fine di giugno, ma tra gli eventi che hanno avuto luogo questo fine settimana in Italia è possibile annoverare un "baby pride". La città interessata era quella di Catania. È già accaduto altrove che delle drag queen leggessero le cosiddette "favole gender" a minori, un po' più complicato risulta rintracciare, com'è avvenuto in questo caso, una sezione del pride che sembra essere stata riservata ai più piccoli. Stando a quanto riportato sulle fonti locali, però, si è trattato di un "pride per bambini in seno a quello degli adulti". Questo, almeno, è quanto si legge su Meridio News. A questi aspetti bisogna aggiungere che, secondo il luogo indicato dal manifesto dell'iniziativa, il tutto si è svolto in via Crociferi 40, dove ha sede la sezione locale della Cgil. Gli uffici deputati a trattare il tema dei "nuovi diritti", tra quelli del sindacato italiano, non sono pochi sul territorio nazionale. Non c'è poi molto di cui stupirsi.

A tuonare, invece, è stato il deputato di Fratelli d'Italia Marcello Gemmato, che su Facebook ha detto pure di non conoscere "quale sia la rotta del 'modernismo a tutti i costi'", invitando a lasciar stare i bambini. Le foto che stanno circolando sul social network sopracitato sono state pubblicate anche sulla pagina del parlamentare del partito guidato da Giorgia Meloni, che ha voluto così esprimere ferma contrarietà al baby pride. Il tema, per i contrari, è sempre lo stesso: sarebbe in atto un'opera di indottrinamento da parte dei promotori della teoria gender. C'è, tra chi ha commentato questi eventi, pure chi ha domandato che la questione venga portata in Parlamento mediante un'interrogazione. Sì, ma quali fiabe sono state narrate nel corso dell'evento? Quelle "contro gli stereotipi". Un altro esponente politico che ha voluto dire la sua è stato Mario Adinolfi, che ha postato anche notizie riguardanti attivisti del Popolo della Famiglia:"...vengono trascinati in questura e il nostro Gaetano Strano anche denunciato perché “turbava l’ordine pubblico”. Anche quanto dichiarato dal leader cattolico è approfondibile sul suo profilo Facebook. Insomma, il baby pride non è di sicuro passato inosservato.

Non sono arrivati, per ora, commenti da parte di esponenti della Chiesa cattolica.

Ricordete come il Vaticano abbia da poco pubblicato un documento critico, ma aperto al dialogo, rispetto a questo e ad altri temi correlati.

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