Cronache

Un ciuffo di capelli ​riapre il caso di Erba

Si tratta di un dato scientifico di cui la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi è venuta a conoscenza solo ora, il cui documento viene pubblicato dalla rivista investigativa Crimen

Un ciuffo di capelli ​riapre il caso di Erba

Una nuova prova potrebbe clamorosamente riaprire il caso della strage di Erba. Si tratta di un dato scientifico di cui la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi è venuta a conoscenza solo ora, il cui documento viene pubblicato dalla rivista investigativa Crimen, in edicola dal 13 novembre. Si tratta in sostanza di “formazioni pilifere” rinvenute sulla felpa della più giovane delle vittime della strage dell’11 dicembre 2006, Youssef Marzouk. Quei capelli non furono mai analizzati.

Il collegio difensivo della coppia, al fine di chiedere la revisione del processo, aveva chiesto di rianalizzare alcuni reperti alla Corte d’Assise di Como. Nel documento di rigetto, la Corte riporta tuttavia anche la risposta del professor Carlo Previderè, che fu consulente del pm: “Allo stesso modo dovranno essere considerate le analisi sulle formazioni pilifere repertate sulla felpa di Marzouk Y., reperti non analizzati nella sopra menzionata consulenza per il pm”. A quanto successivamente spiega il professore quei reperti sono ancora analizzabili attraverso accertamenti irripetibili. Si tratta di una notizia nuova e cruciale per la difesa: com’è noto, infatti, i Ris non trovarono alcuna traccia di Olindo e Rosa nel palazzo della strage.

O meglio, trovarono tracce di tutti, soccorritori compresi, ma non di Olindo e Rosa.

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