Cronache

Dazi, Coldiretti lancia l'allarme

Donald Trump annuncia nuovi dazi a pioggia su tutta l'Unione europea. La Coldiretti fa i conti per l'Italia e segnale i rischi corsi dai nostri prodotti di prima necessità. Il conto è salato

Dazi, Coldiretti lancia l'allarme

Donald Trump ha riportato in auge il tema delle frontiere economiche, ma le politiche degli Stati Uniti hanno effetti pure sui nostri prodotti. La "minaccia", se così si può ancora chiamare, è arrivata in funzione degli ausili economici che l'Unione europea ha annunciato di voler disporre per gli Airbus. C'è, insomma, il bagliore di una vera e propria bagarre commerciale. Sullo sfondo ci sono pure le elezioni europee della prossima fine di maggio: gli Stati Uniti sembrano intenzionati a dimostrare come l'Europa non possa permettersi di distanziarsi troppo dalle priorità economiche degli americani. Trump, che è uno che non guarda al sottile, ha individuato questo macro disegno, pure se la querelle interessa soprattutto quanto sta avvenendo attorno al settore industriale aereo.

La Coldiretti, nel corso della mattinata di oggi, ha segnalato come il rischio attuale riguardi ben 1,5 miliardi di export. A subire le conseguenze dei dazi, quelli che The Donald ha detto di voler imporre, è soprattutto il settore vinicolo. Il presidente degli Stati Uniti d'America, come si legge sull'Adnkronos, ha già annunciato una serie d'imposizioni doganali a pioggia che riguarderanno l'intera Unione europea. Il conto è già stato fatto. Si tratta di 11 miliardi di dollari. Il Belpaese non potrà dirsi estraneo alle misure.

Per quanto ci riguarda le conseguenze avranno luogo soprattutto rispetto all'esportazione dei beni di prima necessità. Sull'agenzia citata si legge delle preoccupazioni sul futuro economico del nostro vino. Ma non è tutto. Perché secondo l'associazione di rappresentanza dei coltivatori italiani "ci sono anche altri prodotti simbolo dell'agroalimentare nazionale a partire dall'olio di oliva con esportazioni che nel 2018 sono state pari a 436 milioni ma ad essere minacciati sono anche i formaggi italiani che valgono 273 milioni". Saranno i beni di prima necessità, insomma, a subire le conseguenze maggiori della rinnovata fiscalità. Ma gli americani hanno operato mediante la stesura di una vera e propria elencazione: vengono chiamati in causa il Marsala, il formaggio pecorino, le bevande fruttate, l'olio, le varie tipologie di spumante e persino l'acqua. Sappiamo come tutto questo rappresenti parte dell'eccellenza del nostro sistema agro - alimentare.

Il tycoon non sembra disposto a mettere in discussione il suo progetto, mentre Il presidente di Coldiretti ha segnalato il repentaglio celato dietro tutto questo: "Si tratta dunque di evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull'economia e sulle relazioni tra Paesi alleati". Ma le supertarrife, prescidendo dai danni che saremo costretti a subire, sono in arrivo. Se l'Unione europea dovesse fare marcia indietro rispetto agli aiuti per Airbus, anche Trump, allora, potrebbe venir meno alle sue intenzioni.

Quello è il punto focale da cui la rivalsa americana è partita.

Commenti