Cronache

"Così vogliono far cadere il Papa"

Papa Francesco al centro di un complotto promosso dal fronte conservatore: il cardinale Walter Kasper insiste e approfondisce il suo pensiero

"Così vogliono far cadere il Papa"

"Non dico che lo scandalo degli abusi sessuali sia solo uno strumento contro Papa Francesco. Anzi, essi sono per me veramente uno scandalo e un crimine e si deve fare tutto il possibile per sradicarli e per fare chiarezza. Dico solo che alcuni sfruttano questo scandalo per nuocere al Papa". Il cardinale Walter Kasper, quello che ha agitato l'ipotesi di un complotto, ne è sicuro: i "nemici di Francesco" - così come li chiama - vogliono utilizzare lo scandalo degli abusi ai danni di minori e di adulti vulnerabili per mettere Bergoglio alle strette e arrivare a un "nuovo Conclave". Il cardinale tedesco ha chiarito meglio qual è la sua visione delle cose all'interno di una intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano.

Il porporato teutonico ha svelato di non aver mai affrontato la cosa con il pontefice argentino, ma è chiaro che uno dei punti focali è rappresentato dalla circolazione di dossier. Esiste - lo abbiamo raccontato mesi fa - un gruppo di laici americani che sta stilando dei veri e propri fascicoli per far sì che - al prossimo Conclave, appunto - i cardinali possano votare con coscienza di causa. Ma quando Kasper parla di dossier potrebbe riferirsi pure a quello di mons. Carlo Maria Viganò: undici pagine per sostenere, tra i vari aspetti trattati, che il pontefice argentino sapesse da tempo delle accuse mosse nei confronti dell'ex cardinal McCarrick, che ha scardinato in seguito alla "credibilità" del quadro accusatorio, registrata da un'inchiesta dell'arcidiocesi di New York.

La guerra dei dossier, insomma, nasconderebbe un obiettivo preciso: le dimissioni del Santo Padre che però, specifica Kasper, non sarebbero valide nel caso in cui fossero forzate: "Questa - ha dichiarato il cardinale riferendosi alla rinuncia - è una sua scelta del tutto personale e libera, in realtà finora rarissima. Una dimissione forzata sarebbe invalida. Per me vale: Habemus Papam e ne sono contento". E Ratzinger? Il teologo tedesco, com'è noto, ha deciso di rinunciare al soglio di Pietro. Come qualificare, dunque, quell'atto? Forzato o no? Kasper a questa domanda ha risposto così: "Conosco Benedetto XVI da 55 anni. So che ha riflettuto e pregato a lungo, molto tempo prima della comunicazione della rinuncia al ministero Petrino". E ancora: "Ha dichiarato, e lo prendo sul serio, che lo ha fatto in piena libertà e a causa delle ragioni che ha spiegato nella sua dichiarazione davanti ai cardinali".

In quel caso, insomma, non ci sarebbe stato alcun complotto ordito per portare alle dimissioni di quello che oggi è, straordinariamente, il papa emerito.

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