La crisi pesa sulle vacanze: crollano turisti e gli assunti nell'alberghiero
8 Giugno 2013 - 09:39Sempre più famiglie scelgono di non partire. Allarme di Federalberghi, che chiede "uno stato di crisi occupazionale" per il settore
Quanto pesa la crisi sulle abitudini vacanziere degli italiani? Siamo disposti a rinunciare a qualche giorno in fuga dalla quotidianità? La risposta arriva da un sondaggio realizzato da Confesercenti-Swg. E ci dice che sì, le condizioni economiche e la salute del nostro portafoglio non possono che avere ripercussioni sulle nostre abitudini estive. Se nel 2010 l'80% dei nostri connazionali in estate caricava l'auto e partiva per le vacanze, la percentuale è crollata quest'anno al 58%.
La crisi la sentono i turisti, ma la avvertono bene anche gli albergatori. Secondo uno studio realizzato da Federalberghi, da gennaio a maggio di quest'anno i lavoratori sono scesi del 4,7% rispetto allo scorso anno. Le perdite sono state praticamente equivalenti sui contratti a tempo indeterminato (-4,6%) e determinato (-4,9%).
La situazione preoccupa notevolemente Federalberghi, che ha chiesto - per voce del presidente Bernabò Rocca - "uno stato di crisi occupazionale per il settore". Le imprese e i sindacati, da soli "non ce la possono fare". Ecco perché serve che il Governo e il Parlamento si diano da fare per piantare "quei puntelli senza i quali lo svuotamenti dei reparti nelle varie imprese turistiche potrebbe divenire un pozzo senza fondo"
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