Cronache

Diritti inespressi e "omissioni": come chiederli sull'assegno della pensione

Tra "diritti inespressi" e "omissioni" migliaia di pensionati potrebbero ottenere un'integrazione sull'assegno: ecco come

Diritti inespressi e "omissioni": come chiederli sull'assegno della pensione

Novità sul fronte delle pensioni. Diversi pensionati stanno provando a rivendicare i "diritti inespressi". Si tratta di importi che vengono versati sull'assegno pensionistico, ma ciò accade solo se il pensionato fa domanda, ovvero presentato una richiesta apposita con una documentazione. E così in diverse regioni i sindacati si stanno mobilitando per aiutare i pensionati a richiedere quei "diritti inespressi" finora rimasti nel cassetto. Ed è il caso del Friuli Venezia Giulia. Come racconta ilMessaggero Veneto, circa 40mila pensionati friuliani potrebbero aver diritto ad una integrazione sull'assegno.

"Lo Spi Cgil - spiega il segretario regionale dei pensionati della Cgil del Friuli Venezia Giulia, Ezio Medeot - ha iniziato anche in regione una campagna finalizzata al controllo delle pensioni. Questo perché da circa tre anni l’Inps non invia più a casa il modulo ObisM con cui, in precedenza, informava il pensionato circa importi e modalità di pagamento dell’assegno, nè invia il Cud, la dichiarazione dei redditi, quindi è venuto meno uno strumento informativo che consentiva alle persone di capire, al di là dell’importo accreditato mensilmente, come fosse composto l’assegno. Per ottenere questi documenti i pensionati o si attrezzano in proprio con il codice Pin e consultano, nel sito dell’Inps, la propria posizione, oppure devono rivolgersi ai patronati". Sul fronte delle integrazioni spunta anche il caso delle "omissioni", ovvero importi sull'assegno che non sono stati erogati perché il pensionato non ha fatto domanda: "In questo caso non vi è alcuna cattiva volontà - spiega Nazario Mazzotti dello Spi Cgil di Pordenone al Messaggero Veneto -, semplicemente si tratta di maggiorazioni che sottostanno a precisi criteri che non possono essere noti all’Inps. E’ il caso - prosegue Mazzotti - degli assegni per il nucleo familiare che, anche nel corso della normale carriera lavorativa, non vengono erogati dall’azienda se il lavoratore non li richiede.

Assegni che - puntualizza il sindacalista - possono venire erogati anche ai pensionati".

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