Cronache

Due appunti e qualche critica sull'omicidio stradale

Benissimo, adesso abbiamo anche l'omicidio stradale

Due appunti e qualche critica sull'omicidio stradale

Benissimo, adesso abbiamo anche l'omicidio stradale. La legge è passata ed entra in vigore. Se in auto metti sotto un passante o un ciclista sono cavoli tuoi. Cavoli acidi. Infatti, per prima cosa ti sottopongono all'esame cosiddetto del palloncino. E se il risultato dimostra che hai bevuto una birra, uno spritz o un calice di vino sei fottuto. Ti rifilano una condanna pazzesca: 5 o 10 anni di galera, dipende se hai ferito o ucciso il disgraziato che ti è finito sotto le ruote. La legge ora equipara l'incidente di strada all'uxoricidio.Anzi. Se ammazzi la moglie a coltellate e poi ti penti e collabori con la giustizia, confessi e piangi in aula, te la cavi con poco: qualche annetto, poca roba, mitigata dalla (...)(...) buona condotta e dalla ex Cirielli; poi sei libero e hai speso di meno rispetto al divorzio. Ma se in auto travolgi un cretino che incautamente attraversa una via del centro e lo stecchisci, trascorrerai metà della vita in galera. Se inoltre sarà accertato che al momento del sinistro avevi in corpo una dose sia pur minima di alcol, addio libertà: rischi qualcosa di simile all'ergastolo. Una mostruosità.Intendiamoci, già con le vecchie norme l'omicidio stradale era severamente punito. Che bisogno c'era di inasprire ulteriormente le pene? Mistero. Capisco che un pirata, cioè colui che provoca un disastro mortale e non si premura di soccorrere la vittima, sia perseguito con rigore e condannato in modo esemplare, ma se è un poveraccio ad aver travolto un pedone (e si è fermato nel tentativo di limitare i danni, magari chiamando la Croce rossa) non vi è necessità di fargli trascorrere il resto dell'esistenza in prigione.Qui è il legislatore a essere fuori di testa e non il guidatore sfortunato di un mezzo di trasporto, per quanto abbia bevuto un bicchiere. Da quando in qua un sorso di bianco o similari azzera la capacità di guidare con attenzione? Mettiamo pure che una minima dose di alcol annebbi il cervello di chi è al volante. Diamolo pure per scontato, anche se non lo è. Perché solamente l'automobilista e il camionista brilli devono sostenere il test alcolico? Come mai altri cittadini che esercitano professioni delicate sono esclusi da analogo accertamento? In altre parole, per quale strana ragione i magistrati, ad esempio, prima di emettere una sentenza non vengono obbligati a subire la prova del palloncino?Condurre una macchina in stato di ebbrezza non è una bella cosa, ma non è opportuno neppure scrivere un verdetto, se si è sbronzi. E i piloti di aeroplano, prima del decollo, perché non sono costretti a dimostrare di essere lucidi, non drogati e non ciucchi? Idem i macchinisti del Frecciarossa, idem i chirurghi che eseguono interventi complicati sui malati, idem i giornalisti che scrivono (cazzate), idem i conduttori televisivi. L'elenco dei potenziali ubriachi sarebbe infinito, ma nessuno se ne cura. Il governo se la prende solo con gli automobilisti. E quelli che viaggiano in moto (o ciclomotore o ciclo) per quale motivo sono esenti da verifiche?Non c'è verso di avere una risposta sensata. Dimenticavo, gli autori di leggi tanto cretine, come quella relativa all'omicidio stradale, andrebbero gettati dalla rupe Tarpea.

Che purtroppo non è più in uso.Vittorio Feltri

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