Cronache

E l’assalto all’Italia continua: 500 in 48 ore

Il flusso nel canale di Sicilia non si ferma, intercettate quattro imbarcazioni

E l’assalto all’Italia continua: 500 in 48 ore

Nel Mediterraneo è emergenza continua. Non c’è solo Aquarius e lo sbarco a Valencia a misurare il ritorno dell’emergenza sbarchi. La pressione sale in tutte le acque affacciate sul Nord Africa. Nel canale di Sicilia nelle ultime 48 ore le navi della guardia costiera hanno recuperato 500 migranti su quattro imbarcazioni nel mar Libico, 118 dei quali erano stati raccolti da una nave mercantile che aveva poi proceduto al trasbordo.

A Lampedusa sono invece in arrivo le 42 persone che si trovavano su un gommone che si è rovesciato - provocando 12 vittime - e sono state salvate dalla nave Trenton della Marina degli Stati Uniti per la prima volta coinvolta in operazioni di questo tipo. Sabato, invece, era arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave militare inglese «Protector», impiegata nell’operazione Frontex, con a bordo 46 migranti iracheni e pakistani, tra cui 27 uomini, nove donne e dieci minori. Un aumento degli sbarchi si registra anche in Spagna dove tra il 2014 e il 2018 a oggi sono sbarcati circa 56mila migranti, rispetto ai 640mila arrivati in Italia. Nella penisola iberica sono 57 le imbarcazioni arrivate nelle ultime ore, con 629 persone a bordo: cifre che non si vedevano dal 2014, quando in un solo giorno avevano raggiunto la costa spagnola 920 migranti a bordo di 94 imbarcazioni. Un evento che il ministro dell’Interno marocchino ha attribuito ad «alcune disfunzioni» nel controllo delle coste.

Venerdì coincideva con Eid al Fitr, la festa della fine del Ramadan, una delle feste più importanti per i musulmani, quando gli uffici, le aziende e i negozi chiudono, e presumibilmente si verifica un rilassamento anche della vigilanza operata dai servizi di polizia e di sicurezza. Politicamente se il Pd continua ad attaccare frontalmente la linea del governo con Marco Minniti che definisce la vicenda Aquarius «un azzardo politico e umanitario visto che non c’è una emergenza sbarchi», il centrodestra si mostra compatto a difesa della linea messa in campo dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Se Fratelli d’Italia insiste nel chiedere il blocco navale al largo delle coste libiche, Forza Italia invita ad allargare il raggio d’azione. «Arginare le Ong era una richiesta avanzata da Forza Italia nel 2017, perciò difendiamo le scelte di Salvini» dice Andrea Cangini. «Ma non vorrei che l’aver spostato l’attenzione sulle Ong impedisse di vedere che gli sbarchi dalla Libia continuano senza sosta: oltre 2000 immigrati solo l’ultima settimana».

«Molto positivo bloccare le Ong, che continuano peraltro ad agire in Libia» aggiunge Maurizio Gasparri «ma bisogna evitare che la Guardia Costiera, la Marina Militare Italiana, americani e inglesi scarichino migliaia di clandestini nei nostri porti». Linea dura contro le Ong e i trafficanti di esseri umani chiede Stefano Maullu, europarlamentare azzurro.

«Ora la sfida non è più solo italiana, ma grazie alla fermezza del governo è stata portata a livello europeo».

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