Cronache

Fatima Sergio, Cassazione conferma condanna a 9 anni

La Cassazione ha respinto il ricorso in Appello per Maria Giulia "Fatima" Sergio, la prima foreign fighter italiana confermando la condanna a 9 anni per "terrorismo internazionale"

Fatima Sergio, Cassazione conferma condanna a 9 anni

"Terrorismo internazionale". Con questa accusa, Maria Giulia "Fatima" Sergio, ritenuta la prima foreign fighter italiana, è stata condannata a 9 anni di reclusione.

Lo ha stabilito la Cassazione che, con sentenza inoppugnabile, ha respinto il ricorso presentato per conto della 29enne campana, originaria di Torre del Greco e convertita all'Isis nel 2014, confermando la decisione dei giudici della Corte d'Appello di Milano che, lo scorso 11 ottobre del 2018 avevano condannato la neomilitante del Califfato a 9 anni per associazione con finalità di terrorismo internazionale. "Una volta in Siria, si è immersa completamente nelle attività programmate per le donne. L'impegno nella sua formazione è stato tale che lei stessa è diventata una maestra", questa la pronuncia in secondo grado dell'organo giurisdizionale competente del caso.

Con la sentenza del 20 novembre 2019, vengono dunque confermate le richieste del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, precedentemente a capo del pool antiterrorismo milanese e ora alla Dna, e del pm Paola Pirotta, secondo i quali la 29enne non solo avrebbe approvato il programma criminale dello Stato islamico ma avrebbe coinvolto e indottrinato anche i membri della sua famiglia. Il padre Sergio Sergio e la consorte Assunta Buonfiglio (entrambi morti), erano stati arrestati nel 2015 perché, secondo le indagini del tempo, sarebbero stati tutti in procinto di lasciare l'Italia alla volta della Siria.

La decisione dalla Cassazione coinvolge altri quattro imputati, tra i quali: il marito di Maria Giulia "Fatima" Sergio, l'albanese Aldo Kobuzi (condannato a 10 anni) e la così nota agli atti "maestra indottrinatrice", Haik Burshra (anche per lei sono 9 gli anni di condanna), naturalizzata canadese ma di origini siriane di cui si sono perse le tracce in Arabia Saudita.

Confermata la condanna per terrorismo internazionale anche per la sorella della 29enne foreign fighter Marianna Sergio, arrestata nel 201 a Inzago, in provincia di Milano. Sia il tribunale di Sorveglianza dell'Aquila che la Cassazione hanno ritenuto "inammissibile"l'eventualità di affido ai servizi sociali per il soggetto in questione. Secondo la Suprema Corte mancherebbero "elementi significativi di un effettivo distacco dalla organizzazione terroristica internazionale".

Ed inoltre la donna "non avrebbe mai manifestato alcuna revisione critica della condotta criminosa".

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