Cronache

La figlia di Diabolik: "Il Questore ha violato gli accordi"

Ginevra se la prende anche con i giornalisti: "Sciacalli che lucrano sulle disgrazie altrui"

La figlia di Diabolik: "Il Questore ha violato gli accordi"

Non si placano le polemiche sul funerale di Diabolik. A sfogarsi è Ginevra Piscitelli, figlia dell'ex capo ultrà della Lazio ucciso il 7 agosto scorso a Roma, che sul proprio profilo Facebook si è lasciata andare ad un lungo e duro sfogo: "Io oggi contrariamente da quello che fanno vedere in televisione, ero al funerale di mio padre, cosa che forse il Questore si è dimenticato, come se lo sono dimenticati quegli sciacalli dei giornalisti (perché solo gli sciacalli lucrano sulle disgrazie altrui)."

Le "colpe" del Questore

Ginevra ha poi criticato l'operato del Questore che "andando contro gli accordi presi" ha creato "un disagio incredibile, sia ai suoi collaboratori che a noi familiari" per "far valere la sua posizione iniziale, per dar ragione alla stampa, o meglio forse gli sarebbe costato caro se la stampa avesse scritto che tutte le persone presenti al funerale avevano mantenuto (come premesso) un atteggiamento consono e rispettoso nei confronti della mia famiglia e nei confronti di mio padre".

Poi il passaggio sul malore accusato da Rita, la moglie di Fabrizio: "Vorrei che vi avessero fatto vedere mia madre stesa a terra il giorno del funerale di suo marito, che si è sudata e che ha voluto fare con tutto il cuore, per noi figlie, per i nostri amici e per i ragazzi della Lazio. Vorrei che vi avessero fatto vedere come le figlie, siano state seguite dalla stampa dalla camera ardente, dove abbiamo baciato nostro padre per l'ultima volta, fino al deposito del cimitero (arrivati a 130 km/h con tanto di sirene accese come se stessimo facendo un inseguimento). Vorrei che vi avessero fatto vedere mio nonno con l’ossigeno, per due ore in macchina sotto al sole, aspettando di poter fare un tratto di strada dietro suo figlio".

La figlia di Diabolik ha infine concluso: "Detto questo, io continuerò a camminare A TESTA ALTA SEMPRE e non sarò mai come avete provato a descrivermi voi.

MAI".

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