Cronache

"È una guerra, ma solo di soldi". Se Bergoglio fa il marxiano

Il rischio però è che si finisca per dare ragione a Marx fino in fondo. "La religione è l'oppio dei popoli"

"È una guerra, ma solo di soldi". Se Bergoglio fa il marxiano

Il Papa senza dubbio ha letto Marx e sotto traccia da gesuita sembra quasi citarlo. Non Dio, ma i soldi. Non ci si ammazza per la fede, ma per gli affari o per il potere. Le guerre di religione sono solo apparenza, una scusa. È l'economia che muove le sorti dell'umanità. La religione è una sovrastruttura ideologica. Non che la metafisica non sia importante, ma il sale del materialismo storico è lì. La storia come sviluppo dei rapporti di produzione e distribuzione. È il socialismo scientifico firmato da Marx ed Engels. Bergoglio è in viaggio per Cracovia, per la Giornata mondiale della gioventù. Parla della guerra. Riconosce la guerra. «Abbiamo bisogno di dire questa verità: il mondo è in guerra perché ha perso la pace». Ma che guerra è? E come abbiamo perso la pace? La risposta di Francesco sembra appunto marxiana. «Quando parlo di guerra parlo di guerra sul serio, non di guerra di religione. C'è guerra per interessi, soldi, risorse della natura, per il dominio sui popoli. Questi sono i motivi. Qualcuno parla di guerra di religione, ma tutte le religioni vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri, capito?».

Capito. Il Papa si ascolta. Si rispetta. E si può azzardare una domanda: Santità, ma chi sono gli altri? Chi la vuole questa guerra? Qui c'è gente che ammazza a caso: negli stadi, nei caffè, nei concerti, nei centri commerciali, nei giorni di festa, per strada e ora nelle chiese. E dicono di farlo nel nome di Allah e per l'islam. Magari è un abbaglio o una droga, ma per chi muore non fa differenza. Il rischio però è che si finisca per dare ragione a Marx fino in fondo. «La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l'anima di un mondo senza cuore.

La religione è l'oppio del popolo».

Commenti