Cronache

Palermo, i palombari distruggono 52 ordigni della II guerra mondiale

Segnalati da un apneista durante un’immersione sportiva ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, sono stati neutralizzati dalla Marina Militare 52 ordigni risalenti alla seconda guerra mondiale

Palermo, i palombari distruggono 52 ordigni della II guerra mondiale

I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta, hanno condotto una delicata operazione nelle acque al largo di Palermo, tra Altavilla Milicia e Porticello. Un'operazione tesa a rimuovere e neutralizzare 52 ordigni esplosivi risalenti alla seconda guerra mondiale.

L’intervento d’urgenza del Nucleo SDAI è stato richiesto dalla Prefettura di Palermo, a seguito della segnalazione da parte di un'apneista di un oggetto la cui forma richiamava quella di un ordigno esplosivo.

Le operazioni subacquee hanno permesso di individuare, ad un solo metro di profondità: 2 proiettili di grosso calibro, 46 di piccolo calibro, 1 mina antiuomo tedesca e 3 bombe da mortaio, per un totale di 52 ordigni esplosivi tutti risalenti alla seconda guerra mondiale. "Siamo intervenuti ad Altavilla Milicia per verificare quanto segnalato da un cittadino circa la presenza di un probabile ordigno esplosivo - spiega il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti -. Grazie a questa tempestiva segnalazione abbiamo avuto la possibilità di rimuovere un totale di 52 manufatti esplosivi che da oltre 70 anni giacevano lungo quel tratto di mare. Voglio ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare".

L’intervento è durato tre giorni, gli ordigni esplosivi sono stati fatti brillare in un'area aperta, attraverso "le procedure tese a preservare l’ecosistema marino in una zona indicata dall'Autorità marittima", spiegano dalla Marina.

Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 3.379 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 8.

895 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.

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